Cagliari – Fiorentina. Sabato di concentrazione

Davide: Ciao Simone, voglio ripartire da dove avevamo finito con Alberto. Questa pausa sarà stata positiva o negativa per noi?

Simone: Cominci subito sparato. Beh… aspetta fino a sabato e lo saprai. 🙂 Scherzi a parte, spero che la squadra si sia allenata senza pensare troppo alla partita, che abbia recuperato energie fisiche e nervose per altri due mesi a tutta palla.

Davide: Si, lo spero davvero, perché stanno iniziando a degenerare anche le notizie di mercato. Fra possibili partenze, rinnovi, riscatti e nuovi arrivi, abbiamo più di mezza squadra sempre sulle prime pagine dei giornali. A te preoccupa questa cosa?

Simone: Anche gli ultimi tre anni occupavamo le prime pagine dei giornali (almeno quelli locali) ma con argomenti molto diversi da quelli attuali. Io credo che i professionisti veri siano abituati a convivere con l’atmosfera calcio mercato che dura quasi tutto l’anno e credo anche che più di prima la Fiorentina sia una Società seria, ambiziosa, affamata. Non sono preoccupato.

Davide: Bene… questa tua sicurezza mi fa piacere. Entriamo allora nella partita. Sembra che l’unico dubbio sia chi sostituisce Valero. Pero’ abbiamo anche diversi diffidati in difesa. Montella cambierà qualcosa?

Simone:  Siamo ad un punto della stagione in cui chi non è né carne, né pesce, inizia a pensare alla prossima stagione. Si gioca a porte chiuse e qualche altro è rinchiuso. Temo la squadra Cagliari, ma le condizioni al contorno oserei dire che ci sono meno sfavorevoli del previsto. Io confermerei il 4-3-3 che ha giocato le ultime 3 partite e farei giocare Migliaccio insieme a Pizarro e Aquilani

Davide: Io devo dire che, specialmente quando non sono presenti tutti e tre i centrocampisti dai piedi buoni, sarei più orientato a giocare con Toni. Ma i fatti stanno dando ragione a Montella. A te invece mi sembra che alla fine questo nuovo assetto ti abbia convinto, giusto?

Simone: La tua domanda mi fa pensare. Secondo me in trasferta è meglio giocare senza Toni e Migliaccio accanto a Pizarro mi da più garanzie di protezione. Inoltre sono veramente curioso di vedere se i giovani IC continuano a crescere e se Aquilani può determinare qualcosa, perché il centrocampo sabato lo deve arricchire lui.

Davide: A proposito di IC, tu ormai tendi ad essere critico con Jojo e ben disposto con Ljajic. Pensi che il serbo possa essere ancora (più) determinante, a partire da Cagliari?

Simone: Su Ljajic non credo di essere ben disposto, anzi, credo che durante le partite faccia meno gioco di Jovetic, però crea quelle situazioni, quei lampi, che risolvono le partite. Su Jovetic la cosa che più innervosisce è questo comportarsi da prima donna quando prima donna non è. Non lo faceva Toni quando era Toni, né Mutu, né Bati, ecc. ecc. Per entrambi massima fiducia fino alla fine del campionato. Per rispondere alla tua domanda vorrei che l’uomo determinante a Cagliari fosse Aquilani.

Davide: Il Cagliari ha attraversato un buon momento e si è portato in acque tranquille. Te lo aspetti ancora agguerrito o un minimo rilassato?

Simone: Come ti ho detto prima sono in una situazione strana, certamente di rilassamento. E’ chiaro che giocare rilassati potrebbe essere un vantaggio. Io spero che siano troppo rilassati, che qualcuno della squadra e della società stia già pensando all’anno prossimo. A Natale e non a Pasqua.

Davide: Veniamo da tre vittorie, c’è stata la pausa, ci sono stati viaggi, siamo alla vigilia di Pasqua e c’è una stagione da giocarsi in questi ultimi due mesi. Quale sarà secondo te la chiave di lettura che vorrà trasmettere Montella alla squadra?

Simone: Due mesi, otto settimane di concentrazione per provare ad ottenere un risultato importante e quindi ambire a obiettivi più ambiziosi.

Davide: E allora, dopo questo venerdì di passione, attendiamo un sabato di piena concentrazione. Buona Pasqua a tutti.

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