A quasi 48 ore dalla partita contro il Napoli, da una parte rimane l’amarezza per i tre punti che i partenopei si portano a casa lasciandoci a bocca asciutta nonostante una gara dominata dai viola, ma con la convinzione che questa Fiorentina è viva e può giocarsela con tutti. Dall’altra parte rimane però vivo il senso di ingiustizia legato alla squalifica di Cuadrado ed al fatto che dobbiamo andarci a giocare la delicata partita di Milano senza il colombiano, che poteva risultare un’arma letale per la difesa rossonera.
A mente fredda, comunque, dobbiamo anche constatare che il nostro reparto arretrato è stato troppo leggero nelle due (uniche) azioni pericolose che ha fatto il Napoli. Penso ci siano due elementi importanti da sottolineare: il primo è che nei due gol subiti è mancato un efficace filtro a centrocampo ed il Napoli ha potuto attaccare frontalmente con le tre punte la nostra difesa. Il secondo riguarda invece il fatto che si è fatto sentire l’assenza di Gonzalo e certi meccanismi, specialmente quando dovevano attuarsi con una certa velocità, non hanno funzionato a dovere (tipo uscita di Compper tropo anticipata e chiusura in diagonale di Roncaglia troppo in ritardo). Sempre a mente fredda dobbiamo constatare che quando dobbiamo attaccare squadre molto chiuse diventa difficile poter sfondare sempre e solo palla a terra, partendo da triangolazioni, accentramenti ecc. E se questa situazione si dovesse ripetere anche a Milano, non avremo neppure Cuadrado, che è uno dei pochi a poter creare superiorità.
Per quanto riguarda la parte difensiva, con i rientri di Gonzalo e Ambrosini sicuramente possiamo migliorare molto. Per quanto riguarda l’attacco, è evidente che la soluzione definitiva può essere solo il rientro di Gomez, in attesa che Rebic inizi a farci vedere qualcosa. A mente fredda, comunque, penso ci possa essere la consapevolezza che la Fiorentina ha le armi ed il tempo per fare ancora un campionato da protagonista.
Vorrei soffermarmi sui due gol. Nel primo Pizarro effettua un intervento maldestro che scompone la difesa e ci mette tre contro tre, se i loro tre sono fortissimi non è impossibile prendere gol. Nel secondo Joaquin va a pressare su Martens molle come una gelatina, lo fa girare, poi (non) interviene Pizarro sull’uno-due che Martens fa con Higuain, e a quel punto andare in porta è un gioco da ragazzi.
Possiamo reggere tre centrocampisti di qualità solo se giochiamo con il 3-5-2, quando passiamo al 4-3-3 uno dei centrocampisti deve essere Ambrosini, oppure davanti deve giocare qualcuno che abbia anche attitudini difensive.
Dispiace dirlo ma contro il Napoli ho visto un Joaquin pessimo, non ha nessuna predisposizione a difendere, ha saltato l’uomo una volta sola, e non si doveva schierarlo titolare nel 4-3-3 dopo che aveva fatto una figura super cacina contro il Chievo. Joaquin non è adatto a giocare esterno in Italia, lo può fare solo se dobbiamo giocare il tutto per tutto, altrimenti deve giocare come seconda punta.
Un altro che purtoppo giocherà sempre, ma non ci fa del bene, è Pizarro. Sono troppe ormai le volte in cui si nota l’evidente buco di centrocampo nella sua posizione. Troppe le volte che da quel buco si prende gol.
Caro Montella, sarebbe il caso, che la smettessimo di giocare sempre a fare un gol in più, impariamo dalla Roma che si accontenta di prendere un gol in meno. Perché con i giocatori che abbiamo un gol si fa sempre ed è sicuramente più facile difendersi che attaccare. Vedi Cagliari, vedi Inter, vedi Parma. Vedi Napoli.
Vi segnalo che almeno qualcun’altro si è accorto dell’arroganza di massimo mauro