Pubblichiamo il medagliere che vale l’ingresso in finale per la Coppa Italia 2013/2014. I commenti alla partita in generale li faremo dopo, oggi c’è da festeggiare Norberto Neto e chi ha creduto in lui (io non ci credevo).
Neto
Siamo in finale grazie alle sue parate. Quella più difficile nel primo tempo su un tiro ravvicinato rasoterra, quella più spettacolare, da batticuore, nell’ultimo minuto di gioco. Un miracolo che vale a Neto il giro di campo in trionfo.
Pizarro
Ieri abbiamo visto il Pizarro che vorremmo vedere tutte le volte, sempre in movimento, continuo nella fase difensiva, decisivo con il lancio a Joaquin per il primo gol e quello a Cuadrado per il secondo.
Pasqual
O Capitano, mio Capitano! A Udine aveva sofferto, a Firenze ha fatto soffrire. Dopo il bellissimo gol realizzato, roba da accademia, si tuffa tra i tifosi viola a ravvivare l’armonia che lega squadra, tifosi, città. In difesa non sbaglia niente, anzi, compie un intervento decisivo nel recupero (il calcio d’angolo che ha fatto arrabbiare l’Udinese l’ha provocato lui).
Joaquin
Nel primo tempo gioca svariando su tutto il fronte d’attacco superando con la classe i muscoli dell’Udinese. Nel secondo mette da parte la classe e si sacrifica tantissimo andando a portare il pressing quasi da solo.
Cuadrado
Contro l’Udinese aveva sempre fallito la partita, ieri sera ha giocato a tutto campo, ha corso, lottato, difeso, attaccato, evitato inutili piroette, fulminato il portiere con un tiro bellissimo (la palla era ferma in aria). Peccato si sia fatto ammonire ingenuamente.
Una segnalazione va fatta anche a Mati Finta Fernandez Roncolino d’Oro che nella fase d’attacco ha fatto poco, arrivando tre volte al tiro e prendendo il pallone sempre troppo di roncola, ma nella fase difensiva si è dato tantissimo da fare risultando veramente importante, quasi un baluardo.
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