Dopo la fatale e apatica sconfitta con la Juve è definitivamente esploso il caso Sousa. D’altra parte è dalla fine del campionato scorso che erano apparse le prime bollicine in pentola, in quanto tutti, tifosi e società, erano un po’ angosciati dalla disastrosa seconda parte di stagione della squadra viola. La società ha ritenuto opportuno però cambiare la direzione sportiva e mantenere quella tecnica, cercando/sperando di mettere un po’ di acqua fresca. Ma dopo le due settimane di Moena (andate via tutto sommato lisce e con buone aspettative) è iniziata la serie nera delle amichevoli e la pentola è andata di nuovo in ebollizione, fino appunto alla partita di sabato. La società ovviamente non si pronuncia in merito, ma i tifosi non ne possono più di vedere questa squadra incapace di reagire ed un allenatore che mantiene il suo aplomb, che ripete ormai da mesi come un robot le stesse frasi, ma che non riesce ad uscire da una impostazione tattica ormai del tutto inefficace. E nei siti online, nelle radio, nei bar i tifosi si sono scatenati ed anche i giornalisti vicini alla Fiorentina hanno iniziato a mettere in forte discussione il tecnico. Simone ha tirato fuori il tormentone Paulo Canà… ed è davvero azzeccato, perché il 5-5-5 del famoso Oronzo rappresenta bene la ormai inspiegabile ostinazione a schierare una formazione che esclude a priori giocatori come Babacar, Rossi, Mati e che forza giocatori come Bernardeschi, Vecino e lo stesso Borja a giocare fuori ruolo. Dopo la prima di campionato il caso Sousa diventa però il rompicapo Sousa, perché è davvero difficile adesso per la società trovare la soluzione migliore. Se ci fosse una leadership forte, magari già in questi giorni poteva arrivare l’esonero dell’allenatore, ma la nostra è una società dove domina l’organizzazione e non la leadership e quindi ogni decisione ha processi complicati e non certo rapidi. E comunque l’aspetto più complicato del rompicapo Sousa rimane quello della eventuale scelta del sostituto, sapendo che i soldi da spendere sono veramente pochi. Senza dimenticare poi cosa ha combinato Corvino 1.0 prima di lasciare la Fiorentina, ovvero la sostituzione a furor di popolo di Mihajlovic con Delio Rossi, acclamato a gran voce da tifosi e stampa fiorentina. L’ideale sarebbe che Corvino avesse già pronto il piano B e che se da qui alla fine del mercato il rompicato Sousa degenerasse, fosse annunciato subito il nuovo corso, senza lo stillicidio che accompagnò l’uscita di Sinisa, che ovviamente pagammo fino alla penultima giornata di campionato. Io ho solo un paio di richieste: che sia italiano e con idee non troppo complicate di calcio, perché alla fine i migliori tecnici sono i nostri, perché abbiamo comunque una rosa di qualità ed il tempo per gli esperimenti per quest’anno è scaduto.
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