Il momento è delicato, si capisce, si respira, se ne ha la consapevolezza quando è difficile trovarsi d’accordo su qualsiasi cosa e soprattutto si parla poco o niente di calcio giocato: Della Valle si, Della Valle no, rivoluzione tattica o dismissione totale, nuovo progetto tecnico o piano di liquidazione. Anche sul nostro blog queste tematiche hanno acceso la discussione, però da ormai tre giorni la Fiorentina è a Moena, ovvero siamo ripartiti… e allora parliamo di calcio!
Parto dalle sensazioni, che per quanto mi riguarda sono positive, anche se ancora non completamente avallate dai fatti. Il fatto però che lo scorso anno per scelta (obbligata direi) della direzione tecnica il diktat fosse teniamo tutti i titolari mi creava una sensazione di ingessamento: sapevi che non poteva magari andare tanto peggio dell’anno prima, ma anche i margini di miglioramento erano ridotti. Poi ci s’è messo anche un allenatore demotivato e la frittata, anzi l’omelette, è stata servita.
Le sensazioni comunque hanno già un minimo di fondamento: un allenatore nuovo, italiano, fortemente motivato, non certo estroverso, ma che fa sentire la sua presenza… vedremo poi anche se effettivamente bravo. Una rosa che sarà rivoluzionata, ma non azzerata: perché se per certi versi la situazione è molto simile a quella del 2012, ovvero dell’arrivo di Montella, per quanto riguarda la rosa la situazione non è drammatica come allora, dove gli unici su cui potevamo fare affidamento erano Behrami (poi venduto con la disperazione di tutti) e Jovetic che veniva da un anno di inattività. Oggi abbiamo comunque uno scheletro importante, fatto da Sportiello, Astori, Vecino (molto contento che Pioli lo abbia già identificato come un leader), Saponara, Chiesa, Babacar, dei giovani su cui lavorare, in primis Hagi e dei giocatori che sono curioso vedere al secondo anno in Italia come Sanchez, Maxi Olivera e soprattutto Cristoforo, che per me può essere una bella sorpresa della nuova stagione. E al di la dei nuovi già arrivati e dando per scontata la partenza di Berna, Kalinic, Badelj, Tatarusanu, c’è anche un buon tesoretto da spendere… e qui arriva appunto il tema più interessante: come si completa questa Fiorentina?
Penso che tre acquisti decreteranno il futuro della squadra: la punta, l’esterno avanzato ed il centrocampista. Tre giocatori che devono andare a completare ed esaltare l’idea di gioco di Pioli. Difficile sapere cosa si sono detti Pioli e Vecino, però la scelta della sua posizione diventa fondamentale: la mia sensazione è che Pioli voglia abbandonare il gioco tutto possesso di Montella, esasperato poi da Sousa e voglia ritornare più ad un gioco “di corsa”, sfruttando le ali anche in apertura e non solo in accentramento. Occorre quindi un centrocampo di qualità ma più fisico. A me viene in mente un bel 3-5-2, dove Sanchez potrebbe ritornare importante come mediano (in alternativa magari ad un giocatore alla Rincon) e l’acquisto pesante potrebbe essere focalizzato su un’altra mezzala di qualità e di gamba. Allo stesso modo, servirebbe un centravanti d’area da affiancare di volta in volta o ad un tre-quartista (Saponara, Hagi) o seconda punta: ovvero Babacar potrebbe giocare con uno come Simeone, su cui qualche dubbio mi rimane, ma comunque un profilo interessante. Sulle fasce, un po’ come faceva Montella, si cercherebbe di bilanciare fra un profilo più difensore ed uno più ala pura, ovvero fra Gaspar, Maxi Olivera, Chiesa e appunto il nuovo acquisto, un’altra ala che sa dribblare e crossare, senza timori reverenziali. Detto questo, qualche tassello a rinforzo numerico… e secondo me ci possiamo divertire.
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