Dopo i complimenti, strameritati di Simone alla primavera di Aquilani per la vittoria in supercoppa, stasera è giusto replicare per questo bel pareggio della prima squadra. Bravi ragazzi 2! Venivano comunque da due sconfitte brucianti e li attendeva una partita molto complicata a Roma contro la Lazio. E la Fiorentina ha tirato fuori una prova gagliarda, di gioco e di sostanza. E’ andata sotto subito, questa volta più per rimpallo che errori tecnico/tattici. La squadra di Italiano però ha preso in mano il gioco, ha messo sotto la Lazio, che difficilmente riusciva a ripartire. Ha avuto qualche buona occasione (sempre da fuori). E sempre da fuori ha trovato ad inizio ripresa un gran gol di Gonzalez, finalmente titolare. E dopo il pareggio, seppur la Lazio abbia provato a spingere e a forzare, è andata più vicina la Fiorentina al gol, fino alla traversa colpita da un metro da Milenkovic. E sarebbe stato il colpo del Ko, perché a pochi secondi dal termine. La Fiorentina comunque porta a casa un punto che ridà un po’ di fiducia e un anima a questa squadra.
Italiano è tornato al 4-3-3, con Barak e Bonaventura mezzale. In realtà Barak saliva molto per pressare e talvolta si abbassava per costruire. Finalmente un Barak molto più dentro il gioco di questa Fiorentina. Anche il supporto di Bonaventura si è fatto sentire, in grado di giostrare palloni complicati in mezzo a tante maglie laziali. E piano piano si è fatto sentire molto anche la presenza di Gonzalez, che ha qualità e idee che sono per fortuna ben altra cosa rispetto alle giocate di Ikoné. Ancora troppo velleitario invece Kouamé. Sicuramente meglio sulla fascia che centrale. A inizio ripresa sostituito da Saponara, che ha portato un po’ di qualità per cercare di aggirare la difesa della Lazio. Ha trovato Provedel molto attento in un suo tiro molto pericoloso, mentre in un altro paio di occasioni poteva trovare una soluzione finale più efficace. Tutto sommato bene la difesa, dove è partito addirittura titolare Ranieri. E Dodò ha cercato di dimostrare di essere altro dal disastro visto contro la Roma. Amrabat bene nel suo ruolo di frangiflutti e play basso. Negli ultimi 15 minuti era molto stanco e ha rischiato troppo negli appoggi. Sembra entrato bene anche Mandragora, di cui comunque abbiamo bisogno. Jovic è sembrato un po’ più dentro la gara. Ha trovato qualche conclusione pericolosa. Però inadatto per stare da solo in mezzo a tanti difensori avversari. E allora il titolo completo di stasera è bravi tagazzi 2, ma serve il centravanti. A noi serve come il pane qualcuno che faccia a sportellate e faccia salire la squadra. Serve qualcuno di sostanza dentro l’area di rigore. Per me la scelta numero 1 sarebbe Beto. Ma siccome l’Udinese non lo cede a gennaio, dobbiamo sperare di arrivare a Zapata.
Questo è il messaggio per Pradé e Barone, mentre Italiano e i suoi (attuali) ragazzi dovranno pensare già da domani come cambiare la tendenza delle ultime gare contro il Toro di Juric, perché in un modo o nell’altro, mercoledì è troppo importante trovare la vittoria.
Io l’avrei intitolato: siamo vivi? Con il punto interrogativo, perché una rondine non fa primavera come una partita ben giocata non dimostra che siamo usciti dal tunnel.
Però abbiamo giocato bene nonostante una sfiga pazzesca di prendere nuovamente gol da palla inattiva più rimpallo alla prima occasione.
Bene la difesa, con Ranieri in campo a sorpresa che ha sbagliato una sola giocata, provocata da Amrabat.
Bene il centrocampo che funziona molto meglio quando ci sono due mezzeali che sanno giocare a calcio con la testa, Barak e Bonaventura, non sono veloci, non sono grintosi, non sono cattivi, sono lenti, ma hanno i piedi discreti e sono intelligenti. A quel punto anche Amrabat fa più bella figura perché trova quasi sempre a chi appoggiare.
Maluccio l’attacco come sempre. Gonzalez ha dimostrato che quando sta bene (e quando ha voglia) è importante, Jovic ha dimostrato che è ancora lontano anni luce dalla migliore condizione, però abbiamo visto una giocata e un po’ di impegno. Kouamé non ha giocato bene, ma ha giocato meglio di Ikoné (il niente). Saponara si è impegnato e poteva sfruttare meglio le occasioni.
Spero veramente che Brekalo e Gonzalez possano essere la nostra coppia titolare di ali, con Saponara, Kouamé e Sottil, pronti a giocarsi scampoli di partita. Ikoné lo rispedirei in Francia.
Chiudi con il problema centravanti, quale sarà il centravanti tipico per Italiano? Non sembra Jovic, troppo delicato, non sembra nemmeno Cabral, troppo grezzo nel breve, potrebbe essere Zapata, ma chi li spende 15 milioni?
Una rondine non fa primavera, ma a novembre avevamo lasciato una Fiorentina molto più vicina a quella di ieri che a quella vista contro il Toro e in parte contro il Monza. Il centravanti di Itliano è uno che sappia giocare anche con i compagni distanti e con spalle alla porta e soprattutto che qualche gol lo faccia. Sei gol in due in 20 partite sono davvero troppo pochi.