Alla fine di questa caotica giornata di campionato, siamo rimasti nella mischia, a un punto dal quarto posto e uno dall’ottavo, con 5 squadre in 2 punti. Ovviamente una posizione interessante, da guardare per ora positivamente, considerando che siamo passati nelle coppe. Però stasera il rammarico è forse ancora maggiore di quello dopo la sconfitta con l’Empoli. Andati subito in svantaggio con la solita dormita difensiva, la partita è stata in bilico e strana, fra il predominio e opportunità nostre di pareggio e qualche occasione della Roma di chiuderla, senza mai prendere una piega precisa. Certo, si è visto palese le due idee di calcio. Chi per vincere con i mezzi che ha prova a dare un’identità. Chi analizza bene l’identità dei calciatori da far comprare alla società per vincere. Mentre ci si perdeva ad analizzare queste idee di calcio, ci siamo trovati improvvisamente in parità di punteggio e un uomo in più e con una Roma davvero incapace di superare la metà campo. Italiano si è giocato anche la carta Nico Gonzalez, pur avendo subito l’impressione che l’argentino non è effettivamente in condizione. E’ rimasto ai margini, non ha mai rischiato, ha sprecato anche un paio di buone occasioni. Neppure l’espulsione di Lukaku e il doppio vantaggio numerico ci ha permesso di portare via tre punti che ci avrebbero fatto uscire un po’ dalla mischia. Nella mischia di uomini e confusione dell’area della Roma ci siamo invece fermati, incapaci di accerchiare un po’ meglio la difesa, incapaci di trovare qualche tiro dai 20 metri. Premesso che i minuti effettivi dopo espulsione di Lukaku saranno stati un paio, dovevamo fare di più, dovevamo creare di più. A parti invertite avremmo sicuramente perso. Ci manca forza d’urto, ci manca forse anche la zampata finale. Ci manca chi domina in area di rigore. Alla fine anche stasera il gol del pareggio l’ha fatto Quarta. Per ora siamo rimasti nella mischia, ma con questo problema faremo fatica a emergere.
Non è facile stasera dare un giudizio oggettivo anche sui singoli. Abbiamo preso gol subito e poi è stata una partita molto simile a quella con la Juve. La Roma per fortuna non è solida come la Juve. Ho visto ancora un Kayode un po’ in affanno. Mi sono piaciuti Arthur, Duncan e tuttosommato anche i nostri centrali, a parte il gol iniziale. Biraghi da compitino, Kouamé male, Ikoné qualcosina, ma troppo poco. Bonaventura si è mosso molto, anche bene, molto sfortunato nelle sue conclusioni. Nzola ha lottato benino… ma ha avuto 3/4 palle gol e non l’ha fatto. Sottil poteva essere una carta vincente, ma non ha trovato lo spunto giusto. Di Nico abbiamo detto. Peccato. Il vero Nico forse poteva veramente spaccare la partita negli ultimi 15 minuti. Lanciati ormai nello sprint di fine anno che porterà al giro di boa, possiamo dire che, a parte Inter e Juve, è un campionato mediocre, dove sta bene il Bologna in zona champion e dove, penso, spero, possiamo dire anche noi la nostra.
Finchè è una mischia… La mia paura, visto quanto successo negli anni precedenti, è che alla fine rimarremo invischiati in qualcosa di più spiacevole che una mischia.
Comunque a questo giro, pur continuando a pensare che il gioco di Guardiola è brutto, monotono e inefficace, riconosco che abbiamo avuto varie occasioni: Nzolà che la liscia davanti al portiere, Ikonè che dorme invece che lanciare Bonaventura a tu per tu con il portiere, Bonaventura che, giustamente, non si affida a Ikonè per la conclusione in porta, la traversa, un paio di paratissime del loro portiere.
1-1 a Roma, giocando in 10 come ci succede quasi sempre, perché Ikonè, esattamente come Saponara, può trovare posto in squadra solo nelle squadre di Guardiola, è un risultato apprezzabile.
Io preferisco sempre Kouamé a Ikonè, entrambi inoffensivi ma almeno Kouamé torna a coprire ed aiuta in difesa. Ieri il voto più basso per me lo prende Italiano. Il motivo è semplice, ha sbagliato due cambi su tre. La Roma in 10 non usciva dalla sua metà campo per cui non ha senso mettere Sottil, che l’unica cosa che fa bene è buttare la palla in avanti e correre più veloce dell’avversario. Sono tutti in difesa metti un altra punta e vedi se segni. La seconda ancora più incomprensibile, Maxi Lopez? Perchè? E perchè togliere Bonaventura?
In 9 contro 11 anche se per 10 minuti la devi vincere!
Ciao Alberto. Non sono d’accordo. I cambi ci stavano. Magari da capire meglio perché ha tolto Bonaventura. Però Nico alla fine non era in grado di creare uno contro uno e andava spesso a saltare. C’era Kouamé, c’era Nzola, Sottil era unico che stando largo poteva richiamare un raddoppio e svuotare un po’ area di rigore. Soprattutto ha messo Maxime perché è uno dei pochi che da fuori area trova la porta. Unica vera soluzione, visto che le nostre punte sono molto spuntate (unico a impensierire il portiera è stato Nico con un colpo di testa) era liberare il tiro da 20 metri, a ripetizione, sperando anche nella deviazione, nel rimpallo. Poi dobbiamo sottolineare che dalla espulsione di Lukaku non si è più giocato e questo è il vero problema arbitrale che c’è stato ieri, perché sul resto penso ci sia poco da dire e contestare.