Ieri ho visto la prima uscita ufficiale della Fiorentina 17/18. Invece che scrivere dei più e dei meno preferisco scrivere del vecchio e del nuovo.
Di vecchio ho visto Rebic con grandissime doti fisiche, veloce, potente, grintoso, voglioso ma con i piedi tremendamente ruvidi. Pioli lo tratterrà? Poi ho visto il solito Tomovic schierato sulla fascia mostrare tutti i suoi difetti. Mi auguro che quest’anno venga impiegato come prima riserva.
Di vecchio c’era anche lo schema, il 4-2-3-1 messo in campo per primo da Prandelli con degli intepreti inadatti e per qualche tempo visto anche con il mago Sousa. Spero che quello di Pioli sia molto più vicino un 4-4-2 o ad un 4-5-1. Vecino e Maxi hanno mostrato quanto di buono conosciamo senza evidenziare difetti dato il livello dell’avversario.
Di nuovo ho visto tanti giovani vogliosi, il centrale difensivo brasiliano, Vitor Hugo, buono con i piedi e rischioso per mentalità, Cristoforo schierato una linea più indietro rispetto a dove giocava lo scorso anno e poco altro. In quel poco, Stefano Pioli, che non ha smesso un attimo di incitare, correggere, dirigere i ragazzi in campo.
Tra i nuovi arrivi almeno uno mi ha abbastanza impressionato, ma non voglio fare nomi, voglio aspettare almeno qualche mese e altre partite più probanti.
Mi piace segnalare, inoltre, che c’è stato anche il debutto del 2000 Meli e che il primo gol ufficiale, un bel gol, porta la firma del fiorentino Gabriele Gori.
Veder ripartire la stagione con 4-2-3-1 non era sinceramente quello che mi auguravo, anche perché sono sempre vivi i ricordi di certi scempi tattici che, a causa anche dei numerosi fuori-ruolo, abbiamo visto nell’ultimo anno e mezzo. Soprattutto mi sembra un modo per intrappolare troppo le doti di Vecino e Cristoforo. Però si sono già intravisti movimenti diversi, accoppiamenti interessanti fra mediani e trequarti ed una ricerca più insistente delle fasce, usate molto anche in larghezza, con poi palle messe in mezzo. Vediamo… è tutto molto prematuro, per il momento spero solo che Pioli non sia uno che si interstadisce sulle idee tattiche.