Mario George McFly Gomez non poteva che “lasciarci” andando ad indossare una maglia a strisce bianconera.
Povero Mario e poveri noi. Noi che eravamo presenti l’estate di due anni fa alla presentazione allo stadio Franchi, noi che avevamo qualche sogno pronto da spendere con lui e su di lui. I DV, che oltre ai sogni, ci hanno speso una trentina di milioncini di euro e la faccia. Invece…
Invece, caro Mario, alla prima grossa occasione (Fiorentina-Catania 2-1) hai preso il palo, un palo di quelli a porta vuota, clamoroso, nefasto; alla seconda (Fiorentina-Cagliari 1-1) ti sei infortunato e ti abbiamo perso. Non ti abbiamo mai visto panzer e nemmeno mezzo corazzato leggero, semmai corazziere: bello, alto, fermo, imbambolato a guardare gli altri che corrono e la palla che passa. Qualche gol importante e una lunga serie di gol sbagliati, di giocate sballate, di partite anonime, così che alla fine da Marione sei diventato Oscarone…
Oggi, finalmente, te ne vai, forse tornerai, ma non possiamo che augurarti tutto il meglio possibile perché ci abbiamo provato insieme.
A questo punto, per noi, è davvero tempo di tornare al futuro trovando il modo migliore di investire i soldi che verranno risparmiati per te.
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