Purtroppo usciamo sconfitti dalla prima delle due finali. Usciamo, come si dice in questi casi, a testa alta. E’ stata una bella finale. E’ stata una Fiorentina a tratti bella, comunque determinata fino alla fine. Bello anche spolverare il termine sportivo di vicecampioni, per ricordare che siamo arrivati fino in fondo. E fino in fondo abbiamo messo in diffoltà l’Inter. Sul campo avremmo meritato almeno di giocarci i supplementari. E l’Inter li avrebbe giocati senza Lautaro e Calhanoglu, i due giocatori determinanti e forse in condizioni fisiche peggiori di noi. E’ una sconfitta immeritata, ma non casuale. Nella prima mezzora la Fiorentina è stata padrona del campo e poteva anche raddoppiare. Come al solito, poteva. C’è stato a un certo punto però un segnale di debolezza espresso dalla nostra incapacità di reggere gli 1 contro 1 nei lanci lunghi. Ritengo veramente chiacchere da bar le considerazioni che la Fiorentina poteva cambiare atteggiamento, difendere bassa ecc. Tant’è che le difficoltà le abbiamo proprio nelle situazioni individuali. Purtroppo in campo c’era un Quarta in evidente difficoltà. Si è creata quindi quella sensazione che ha un pilota quando vuole spingere e si accorge che non funzionano i freni. Ci sono stati 10 minuti di sbandamento che hanno consentito all’Inter di prendersi la gara. Avevo già detto nei giorni scorsi che Igor e Quarta davano poche garanzie in questo momento nelle marcature dirette. Su Quarta però Italiano ha voluto puntare, ma non è stato ripagato. Sui due gol alla fine si prende le colpe anche Milenkovic, però secondo me chi ha destabilizzato la situazione è stato in entrambi i casi l’argentino.
Ovviamente non sta tutta qui la lettera della gara. La sconfitta non è casuale anche perché nelle finali, nelle partite che contano, contano molto le qualità degli interpreti. Non è un caso che il migliore in campo della Fiorentina sia stato Nico Gonzalez, che doveva far parte della nazionale vincitrice del mondiale. Nico ha segnato, ha sfiorato il raddoppio in una bella azione, tirando al volo dritto per dritto dagli 11 metri. La palla purtroppo ha toccato per mezzo cm la scarpa di Bastoni ed è schizzata in cielo (tocco fra l’altro neppure visto dall’arbitro). Non è un caso che la partita l’ha vinta invece Lautaro Martinez, che è un campione del mondo. Ha avuto 1 occasione, una alla fine se l’è inventata, avendo nel contrasto con Milenkovic anche quel pizzico di fortuna che non aveva avuto Nico. Non è un caso che Jovic, giocatore da potrei ma non voglio, s’è creato due belle occasioni, ma l’ha sprecate entrambe. E quando il serbo si è fatto parare il tiro da 5 metri il pensiero è andato dritto all’occasione di Ilicic nella finale contro il Napoli. Alla fine anche quella Fiorentina aveva un problema attaccanti, che giocò la finale addirittura senza punte. Parlando di attaccanti, dobbiamo purtroppo sottolineare anche la prova insufficiente di Cabral. In questo caso, la scelta iniziale di Italiano è però condivisibile. Il brasiliano entra in partita sempre con atteggiamento giusto. Giocare in mezzo ai due centrali dell’Inter è ovviamente complicato. Però ha consentito di attaccare r creare molto sugli esterni.
La Fiorentina oggi è questa. E’ mancata un po’ dalla parte di Ikoné prima e di Sottil dopo, anche se dal francese è arrivato assist del gol e qualche altra palla interessante. Abbiamo già detto di Quarta e di Cabral. In generale, però, la prova è stata positiva in quasi tutti gli interpreti. E questa Fiorentina può andarsela a giocare a Praga, dove conterà ancora di più cuore, determinazione e concetrazione, dal momento che come giocatori top il West Ham non è certo l’Inter.
Le finali le vincono i campioni e l’Inter ne ha più di noi. Migliori in campo per noi Nico e Bonaventura (che sono i nostri due campioni). Io mi sono arrabbiato tantissimo sui goal loro. Inaccettabile prendere goal in contropiede quando sei in vantaggio in una finale. Sul primo goal Milenkovic sbaglia il fuorigioco di 2 metri, sul secondo Quarta rinvia di testa sui piedi degli interisti (era solo doveva gestire meglio). In generale cosa vuoi dire ai nostri? Hanno fatto il massimo, il mister ha messo chi aveva, daltronde se sulle fasce hai Ikonè e come alternativa Sottil…c’è poco da fare giochi in 10!! (E non mi venite a dire dell’assist perchè gli è venuto per culo (c’è una deviazione altrimenti va sui piedi dei difenssori) e per il resto non ha fatto nulla (come al solito). Gli altri hanno dato tutto, poi ok Quarta faceva ridere ma non c’è la controprova che Igor o Ranieri avrebbero fatto meglio, Milenkovic è stato uno dei peggiori in campo.. e nessuno in pre-partita l’avrebbe mai detto! E’ andata così, avessimo avuto noi Lautaro sarebbe probabilmente finita 4-1 per noi, ma con i se ed i ma non si vince. Speriamo nella Conference dove però servirà giocare in 11 e non fare prestazioni individuali da 4 come alcuni stasera.
Più o meno d’accordo. Però secondo me i giudizi su Milenkovic sono troppo severi. Io penso che sia lui quello che detta il fuorigioco e a palla scoperta come l’azione del primo gol Quarta deve scappare con Lautaro. E di fatto lo faceva ma non era allineato con Milenkovic e soprattuto è scivolato. Sul secondo gol l’hai detto te. E in precedenza sull’azione di Dzeko era ancora in ritardo.
Poco seri chi dice che doveva giocare dal primo Jovic, anche perché con Inter non stanca e con la formazione del primo tempo, sarebbe sparito.
In realtà ho rivisto l’azione del primo gol e in effetti la linea c’era e Milenkovic era dietro. Però fare il fuorigioco sulla linea del rigore a palla scoperta con giocatore con palla a 5 metri dall’area è un mezzo suicidio. Castro doveva pressare molto meglio, mentre Quarta doveva seguire il taglio e infatti lo voleva fare ma era messo male ed è scivolato