Il nostro amico Gattaccio aspettava il nostro articolo su Barone. Personalmente non me la sono sentita. Non avrei avuto molto da scrivere se non che ha svolto in tutto e per tutto il ruolo di Direttore Generale, inteso proprio in senso anglosassone, ovvero quello che effettivamente conosce e dirige tutto in una società, in completa sintonia con il presidente. Qualsiasi critica alla Fiorentina è quindi in primis una critica a Commisso e Barone. Qualsiasi elogio alla Fiorentina è in primis un elogio all’operato di Commisso e Barone. Ognuno quindi avrà la sua opinione. Personaggi divisivi, non accomodanti e anche per questo l’assenza di Barone, almeno in questi mesi si farà sentire tantissimo. C’è ovviamente il dolore e il rispetto per l’uomo, per la famiglia, per i suoi cari. MI sono unito al silenzio, all’abbraccio e alla preoccupazione di tutti. E anche e soprattutto per questo sarà tutto molto complicato in questi mesi finali e decisivi.
Non ho commentato neppure il Milan, un po’ per tempo, un po’ per delusione. Ho visto solo ultima mezzora. Il risultato era già sul 2 a 1 per i rossoneri. Non sapevo cosa fosse successo nella prima ora. Io ho visto però una squadra che ha messo in netta difficoltà la seconda in classifica. Si è costruita almeno 3/4 azioni nitide per pareggiare. E’ stato bravissimo Maignan. Sono stati meno bravi, come spesso accade, i nostri nel momento di concretizzare. Sono scoppiate le solite polemiche, sul gioco, sui gol presi allo stesso modo. Non si può giudicare un’impostazione di gioco da una azione, dove fra l’altro ci sono state letture, posizioni, scelte sbagliate. Ma tant’è… Creiamo occasioni (tante) e prendiamo gol (nella media) da tre anni più o meno nello stesso modo. Anche in questo caso, ognuno avrà la sua idea complessiva. E alla fine saranno contenti quelli che hanno visto in Italiano il male di questa squadra, visto che sarà ultima stagione in viola. Ma continuare la polemica oggi ha veramente poco senso. Italiano non cambierà certo negli ultimi due mesi, anche perché l’ha/c’ha portato in coppa, in due finali e ci fa sperare ancora per altro. Questo clima non fa altro che complicare un qualcosa che, come detto, è già molto complicato. Spero che uno spogliatoio e una società sana sappiano tener duro, per provare a giocarsele tutto fino in fondo.
Ho visto invece tutta la gara di Coppa ITalia. I ragazzi sono stati veramente bravi, Una grande prova da Fiorentina di Italiano. Abbiamo vinto, abbiamo meritato e abbiamo come accade spesso il rammarico per tante occasioni sprecate. Per fortuna Mandragora ha trovato il jolly. Ne ha sprecata una bella anche l’Atalanta. Potevamo vincere 3 a 0, potevamo pareggiare 1 a 1. Questo è il calcio. Tutti meritano un applauso. Poi, nei dettagli, devo dire che kayode deve migliorare in certe decisioni. Nico deve ritornare a segnare perché oggi ha avuto 3 occasioni nitide e su 3 un attaccante forte almeno una rete deve farla. Kouamé ci ha fatto capire quanto sarebbe servito nei mesi difficili di inizio anno. Non perché è fuoriclasse, ma perché da molta sostanza e serve molto nelle gare di lotta. Mandragora, come lo scorso anno, sta facendo un finale in crescendo. Beltran per me è in continua crescita. A questo punto, visto che si cambia allenatore, visto che non è facile andare a trovare centravanti forti con i prezzi che ci possiamo permettere, mi piacerebbe vedere giocare con due punte, Belotti 9 e Beltran 11, un po’ alla Bati-Baiano.
Abbiamo vinto, andiamo a giocarcela a Bergamo. Sarà ovviamente dura, come dura sarebbe semmai la finale. Si è ovviamente complicato anche il campionato, perché Bologna e Atalanta stanno andando forte e anche solo per il settimo posto ce la dovremo vedere con Napoli, Lazio e Torino. Tre di queste quattro saranno fuori dall’Europa, giusto per far capire quanto sarà complicato. E anche in Conference, ammesso che si riesca comunque ad arrivare in fondo, ci sarà probabilmente l’Aston Villa ad aspettarci. Tutto questo con il vuoto lasciato da Barone, con tanti tifosi che continuano a gettare fango sul mister, sui giocatori e chi più ne ha più ne metta.
Io invece dico bravi a tutti fin da ora. Bravi… ma sarà tutto molto complicato. E allora anche per questo forza viola, forza ragazzi,
Ciao Davide, rispetto la decisione di non uscire con un articolo su Joe Barone, non ho amato particolarmente il suo lavoro nella Fiorentina (così come non amo quello di Pradè) ma i tanti commenti, veramente tanti, degli addetti ai lavori mi fanno pensare che forse nei miei giudizi non ho tenuto in sufficiente considerazione il ruolo che ha avuto Barone nella crescita societaria e soprattutto nella costruzione del Viola Park, che è un fiore all’occhiello che rimarrà per sempre.
E il rammarico è per la mancata occasione di costruire uno stadio di pari livello.
Forse Barone ha veramente fatto un buon lavoro, come amministratore.
Su Pradè non cambio giudizio, invece.
Nel mio commento però volevo sottolineare come ancora una volta, come ai tempi di Baretti e di Marione, la morte improvvisa di un Dirigente importante rischia di cambiare lo scenario societario della Fiorentina: non so quante volte sia successo altrove.
Riguardo ai commenti dei tifosi ormai il devo dire che sono scivolato nel cinismo più completo: c’è una vastissima incompetenza di fondo, alimentata dall’opportunismo e dal qualunquismo dei media, sempre più superficiali.
Tutti i giudizi, di conseguenza, sono filtrati dalla lente distorta del risultato, tutti fenomeni del “senno di poi”, quando è facile dire che “Tizio l’era da fa entrà prima!” ma anche che “Caio l’è bono, ‘un deve mai usci’ da ‘i campo” oppure che “se si vince, togli ‘ste punte, che s’è sempre in inferiorità a centrohampo!” ma se poi prendo gol al 90° “s’è rinuciato a giohare, sull’1-0 bisogna cerca’ di fare il sehondo, e poi ‘i terzo e poi, forse, ci si ferma!”, e via di questo passo…..
Però.
Non riconoscere i meriti di Italiano nei risultati ottenuti in questi 3 anni è pura follia.
Ciò non vuol dire che non abbia difetti e non sia criticabile, ma non con quel isterismo e con quella arroganza.
Possibile che sia tutta colpa di Italiano?? E i calciatori che vanno in campo??
Ora che la qualità dell’allenatore sia importante è palese ma che ad un certo punto la differenza la deve fare la qualità dei giocatori è sicuro, e io continuo a dire che il posizionamento della Fiorentina nel campionato italiano è al livello che gli compete, anzi leggermente oltre.
Cambiamo pure l’allenatore, ma io rimarrò con la curiosità di vedere il “pessimo” gioco e le “assurde” decisioni di Italiano con un centravanti come Lukaku (o Hojlund, o Retegui, o Vlahovic) e sulle fasce Lookman (o Ndoye) e magari Frattesi a centrocampo, giusto per poter dare tutte le colpe all’allenatore.
Forza Viola
Gattaccio