Netta vittoria della Fiorentina a Lisbona contro il Belenenses ed ottima prestazione a livello di squadra. Per questa bella serata viola, in cui ritorna al gol anche Pepito, premiamo il Berna gregario, comuqnue anche risolutore, sottolineamo la crescita di Vecino e diamo un premio di incoraggiamento a Suarez.
Oro: Bernardeschi
Si è voluto prendere il 10 partendo dal top delle responsabilità, ma si è messo a disposizione di Sousa e della squadra come l’ultimo dei gregari. Ieri ha fatto l’esterno di sinistra al posto di Alonso, lavorando su tutta la fascia, girando palla, attaccando la profondità, arretrando a coprire quando necessario e ripartendo per creare superiorità numerica… ed ha avuto il merito di trovare lo scatto e la zampata vincente per sbloccare il risultato. Anche lui è sulla retta via.
Argento: Vecino
Sta piano piano prendendo in mano il centrocampo della Fiorentina… senza voler dar troppo ragione a Simone, mi verrebbe da dire l’Aquilani che ci è mancato nei tre anni di Montella. Mette qualità, gamba e corsa. Oltre che mezzala, sa dare sostanza anche ad una mediana a 2. Suo il tiro dalla cui respinta arriva il gol di Berna e suo il passaggio a Baba per il raddoppio. Nel secondo tempo cala un po’ di intensità… ma la partita era di fatto in cassaforte.
Bronzo: Suarez
Non era facile ripartire dopo la prova di Carpi e le parole di Sousa. Però lo spagnolo ha sicuramente personalità e ieri è stato in grado di anticipare costantemente gli avversari, riconquistare tanti palloni, tentare di fare qualcosa anche nella parte decisamente meno congeniale per lui, cioè la costruzione di gioco e l’inserimento senza palla (giusto un abbozzo per la verità). Poi alla fine ha fatto anche il difensore dimostrando duttilità. In una squadra tutta positiva, un podio di incoraggiamento.
Bene
Da sottolineare la costanza nel segnare di Babacar, anche se a volte è un po’ svogliato e questo è un grosso punto a sfavore nella concorrenza con Kalinic, la buona prova di Astori e Alonso, la dedizione e comunque la forza messa da Rebic come tornante destro, l’impatto subito positivo di Badelj e la buona parata di Sepe nell’unico tiro pericoloso del Belenenses. E poi c’è Pepito, che ha faticato a trovare giocate buone nell’affollamento fuori area di rigore, ma che ha lottato per 90 minuti, costruendosi con un colpo di testa geniale e realizzando un gol speriamo di buon auspicio per il suo percorso di recupero.
Non ci sono prestazioni negative… qualcuna un po’ più anonima, come Tomovic e Mati Fernandez.
Sono strafelice che Bernardeschi sia stato premiato con l’oro. L’ebbi detto, lo dissi, l’avevo detto, lo dicevo, l’ho detto, lo dico, lo dirò e l’avrò detto in tutte i modi e i tempi che mi vengono in mente. Lo direi e lo dicessi anche spesso!
Per giocare a calcio serve il coltello tra i denti, chi non ce l’ha non eccellerà mai.
Sapere che Bernardeschi, che ha scelto la 10, ha giocato umile è l’indicazione migliore che potreva arrivare da questa trasferta.
Con lui Vecino, Rebic, Kuba, Badelj, gente fresca, giovane, determinata, con la fame giusta.
Andiamo avanti!