Udinese – Fiorentina. Girone di ritorno.

Simone: Ciao Fabrizio, mi fa molto piacere iniziare le interviste del girone di ritorno con te. Si riparte con l’Udinese del simpaticissimo Guidolin. Ci stanno aspettando arrabbiatissimi. Punteresti sulla difensiva o proveresti a giocartela come sempre?

Fabrizio: Ciao Simone, piacere reciproco! Dopo la brutta botta di fine andata con il Pescara ripartiamo subito con un avversario dei più difficili. L’Udinese è una squadra molto scomoda e poi si vuole vendicare delle 2 sconfitte: io però me la giocherei sempre, è la nostra forza. E poi visto che la temevamo anche all’andata e sappiamo com’è finita….

Simone: Si, è vero. All’andata li temevamo molto di più di domani. Se da una parte questo significa che la Fiorentina è cresciuta molto, dall’altra non vorrei che la squadra si sentisse realizzata quando siamo sempre a metà campionato. Te come tifoso non ti senti già realizzato, vero?

Fabrizio: Direi proprio di no, il bello DEVE venire adesso! Dal punto di vista della squadra credo che la sconfitta con il Pescara dovrebbe averli già svegliati, non credo si facciano ancora sorprendere. Io rimango fiducioso, perchè finora questo gruppo, Montella compreso, si è comportato con molto giudizio. Intelligenti, tenaci e soprattutto bravi. Io ci credo.
Poi se dovessimo perdere dovremo accettarlo, se arrivasse dopo una partita combattuta e gagliarda.

Simone: La Fiorentina quest’anno ci ha quasi sempre fatto vedere partite combattute e gagliarde, questo il vero grande merito di Montella. Mancherà Pizarro, te chi faresti giocare al suo posto?

Fabrizio: Quando manca lui è sempre un problema: uno uguale non esiste. Gli avversari giocano a mille all’ora e saltano spesso il centrocampo quindi potrebbe bastare Migliaccio, che da un po’ di copertura e si muove con grande intelligenza a coprire gli spazi anche in difesa. Sperando così di liberare Valero e Aquilani da eccessivi compiti di “rincorsa”, lucidi per lanciare Cuadrado e Jovetic che negli spazi possono essere letali. Aggiungo che domani dovrà essere la partita di JoJo.

Simone: A me domani oltre che l’assenza di Pizarro mi preoccupa colui che dovrà affiancare Jovetic. Toni, Ljajic o Seferovic?

Fabrizio: Io ho un debole… per tutti e tre! Mi spiego. Toni è Toni. Punto. Per Ljajic e Seferovic nutro la fiducia per il talento giovane, è una mia debolezza: secondo me, come accade in Inghilterra, non bisogna aver paura di far giocare (e sbagliare) i giovani. La mentalità in Italia è diversa, lo so, si vuole subito il risultato e appena si sbaglia si chiede il cambio. Ma in fondo la Fiorentina grandi campioni affermati non ne ha e quei 2, con il loro errori, soprattutto ultimamente hanno dimostrato voglia di fare e attaccamento alla maglia. E a me basta questo, se si tratta di un giovane. In fondo se ci pensiamo Cuadrado e Ljiajc hanno fatto 1 gol a testa, è strano che ci sia questa differenza di considerazione tra i tifosi. La verità è che il serbo paga ancora l’episodio dell’anno scorso, ma io sostengo che sia prima che dopo l’impegno c’è sempre stato: un impegno da ventenne ancora immaturo ma talentuso.

Simone: Si, ma non ti sei sbilanciato. Chi faresti giocare domani accanto a Jovetic?

Fabrizio: Partirei con Toni, Ljajic ha una maggiore intesa con JoJo nello scambio stretto, ma domenica servirà altro. Io lo farei sempre iniziare quando si gioca in casa, fuori Toni è straordinario.

Simone: Caro Fabrizio, la vediamo proprio in modo diverso… Per me Ljajic è da usare dall’inizio. Quando entra a partita in corso non riesce a carburare.

Fabrizio: Si, ma in casa, domani forse potrebbe pure non giocare, vedo meglio Seferovic di lui.

Simone: Montella ha detto che sarebbe orgoglioso di allenare Lampard, ma per venire a giocare a Firenze, dovrebbe accettare di stare in panchina qualche volta. Secondo te è una battuta? Ma soprattutto lo prenderesti Lampard?

Fabrizio: Ovviamente è una battuta, ma secondo me nessun giocatore può pretendere di essere titolare a scatola chiusa. Comunque per me il problema non si pone: per venire a Firenze Lampard dovrebbe rinunciare a troppi soldi e accettare la sfida di vincere in Serie A giocando in una “non strisciata”: un operazione alla Toni. Mi sembra impossibile.

Simone: Quale miglior modo di chiudere un’intervista con l’affermazione che niente è impossibile? Grazie Fabrizio per il tempo che ci hai concesso e sempre Forza Fiorentina!

Fabrizio: Magari, non vedo l’ora di essere smentito. Io però mi fido molto dei Re Magi Pradè, Macia e ADV. Forza Viola!!

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