Fiorentina – Chievo. O si vince, o buonanotte.

Simone: Ciao Davide, io sono arrivato al punto in cui questa Fiorentina, che mi piace tanto, comincia a stuccarmi. Troppi salamelecchi, troppe partite al vento. Sarà ora di fare il passo decisivo?

Davide: Che fai, ritorni sull’asticella? Da una parte hai ragione ed è probabilmente la sensazione di molti tifosi. Dobbiamo però considerare che una squadra con 18 giocatori nuovi è fisiologico che abbia qualche falla. Noi l’abbiamo in qualche ruolo, che magari non ha ricambi o addirittura prime scelte all’altezza (vedi punta). Però dobbiamo provare a non mollare e cercare di ottenere il massimo

Simone: Dici che alzo l’asticella? Non lo so, mi sembra di essere abbastanza obiettivo a dire che la Fiorentina con un pizzichino di cattiveria in più poteva essere 4 o 5 punti comodamente più in alto quindi avere coscienza di grande squadra. Invece, appena arriviamo a sederci al tavolo buono, prima di assaggiare un boccone ecco che, da soli, retrocediamo. Perché nel 2013 abbiamo fatto tutto da soli. Domenica c’è un’altra grande occasione che si chiama Chievo. L’affronteremo con la voglia di tirar fuori la spada o ci anderemo come sempre solo di fioretto?

Davide: Sul fatto della cattiveria, hai ragione. Come ti ho detto stavo vedendo la partita Napoli Juve e sicuramente quello che hanno più di noi è proprio la densità agonistica che mettono in campo per quasi tutta la partita. Forse anche in questo caso manca qualche giocatore un po’ carismatico. Per quanto riguarda domenica, la Fiorentina giocherà di fioretto, ma con la giusta determinazione. Montella si è fatto sicuramente sentire

Simone: Lui si sarà fatto sentire, ma avranno capito? Il Chievo ci affrontò facendo le barricate e ottenne un buon pareggio. A Firenze saranno ancora più ostruttivi e distruttivi. A te non piacerebbe una coppia Toni – Ljajic?

Davide: Faranno le barricate anche domenica. Il Chievo gioca con 5 difensori , 3 centrocampisti e 2 punte. Mi sa che Montella è tentato di far giocare il tridente e la cosa ci può stare. Magari tiene bloccati Pasqual e Tomovic (tanto le fasce sono intasate) e prova a giocarsela con i 3 dai piedi buoni a centrocampo e i 3 davanti. Magari si potrebbe vedere anche El Hamdauoi con Jojo e Ljaijc, ma penso Toni sia favorito… e Jojo gioca di sicuro 🙂
Per rispondere alla tua domanda… Ljajic Toni è un po’ troppo leggerino come attacco

Simone: Vedremo domenica se lo JoJo si decide a prendere una strada buona oppure continua a fare avanti-indietro. Per fortuna rientra Pizarro e forse anche Roncaglia, anche se devo dire che tra lui e Tomovic la differenza è minima. Ti aspetti qualche sorpresa dalla formazione?

Davide: Come dicevo prima, ci potrebbe essere la variante El Hamdauoi sul tridente, ma penso che partirà Toni. E a partita in corsa non mi sorprenderei di rivedere il nostro caro Mati. Alla fine è da quando non c’è lui che abbiamo rallentato molto… qualcosa vorrà dire 🙂
Per quanto riguarda la difesa, qualcuno forse è un po’ appannato (lo stesso Savic, che magari paga un po’ una serie continua di presenze dopo un anno in cui aveva giocato poco). Oltre a Roncaglia quindi teniamo d’occhio anche Compper

Simone: Commper, ma certo, di solito Montella quando qualcuno sbaglia alla partita dopo lo fa rifiatare, e Savic è apparso sicuramente in affanno sul secondo gol con il Bologna. Commper domenica lo vedremo quasi sicuro. Se Mati serve come portafortuna per me va benissimo: che un posto in panchina sia suo. Se non hai altro da aggiungere ti dico buonanotte.

Davide: Ti dico solo che mi aspetto una reazione da Fiorentina… buonanotte.

Simone: O una reazione o buonanotte ai sogni di gloria.

4 commenti

  1. Simone, perdona la provocazione, ma dalla tua opinione si capisce che ormai non sei molto lontano dal pronunciare la mia paradossale chiosa degli Umori Viola- Les Miseralbles!: se si perde si va in B!

    Io non sono d’accordo con questo allarmismo che è una reazione umana per il tifoso fiorentino, ma che spesso è totalmente irrazionale.

  2. La differenza tra il rendimento in questo campionato e quello degli ultimi 2, disastrosi, è che questa squadra sta viaggiando ad una “velocità” che è al limite del suo potenziale, in questo momento.

    Per alzare l’asticella del rendimento della squadra, bisogna che i nostri più giovani e promettenti campioncini alzino il rispettivo singolo rendimento, in una parola crescano e maturino.

    Ma questo non può avvenire magicamente da una partita all’altra, ma a piccoli passi e spesso con risultati altalenante: ecco perchè sbagliamo occasioni, spesso in trasferta e spesso con squadre molto determinate e aggressive.

  3. Sono giunto alla conclusione che Pizarro è fondamentale per il nostro modo di giocare dispendioso, perchè ci consente di “riposare” mantenendo il controllo della palla.
    E’ proprio una questione fisica oltre che tecnica: palleggia con tale naturalezza che per lui macinare finte in 30 cm è una pacchia, mentre per gente, pur “buona” ma con un fisico diverso, come Aquilani, nel secondo tempo perde colpi perchè il lavoro è innaturale.
    E allora perdiamo la palla e andiamo in panico (rinculiamo, rischiamo disimpegni azzardati), se gli avversari pressano duro.
    E perdiamo partite che fino a 5 minuti prima stavamo controllando in scioltezza.

    • Ciao Fabrizio, a parte il nostro umore (che non a caso siamo fiorentini), penso tu abbia individuato due punti centrali: prima di tutto “Roma non è stata fatta in un giorno”, ovvero azzeccare d’un botto 18 giocatori nuovi (considerando anche il budget a disposizione per l’acquisto e per l’ingaggio) era come vincere al Superenalotto. E con lo scorrere del campionato è chiaro che qualche lacuna viene fuori. Secondo aspetto (in parte legato al primo), è una chiara dipendenza da Pizarro che volenti e nolenti, è quello che da sostanza alla filosofia della squadra viola (che altrimenti rischia di rimanere tale, perdendo poi le partite come quella di Bologna). E purtroppo, oltre a non avere un altro Pizarro, non abbiamo un Behrami. Ieri sera in Napoli Juve abbiamo visto le due filosofie di calcio, quello più vicino a noi, che fa la Juve con Pirlo e due mezzale dai piedi buoni come Marchisio e Vidal, e quella del Napoli, che ha in Behrami un eccellente recuperatore di palloni (il migliore in serie A) e poi giocatori ottimi per le ripartenze.
      Detto questo, penso si possa e si debba giocarcela per un posto in Europa fin alla fine.

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