Riparto e ritiro

Ha colto un po’ tutti di sorpresa la scelta della società di fare tre giorni di ritiro subito alla ripartenza del campionato: la prima parte, infatti, si è conclusa in maniera positiva, con il primo posto nel girone di Europa League, la quinta vittoria esterna contro il Sassuolo ed il raggiungimento della quarta posizione in classifica. E considerando che la società ha lasciato anche una decina di giorni di vacanza, appare evidente che questa è una scelta soprattutto della squadra, ovvero una scelta di Montella, del suo staff tecnico e probabilmente dei giocatori, per lo meno i senior viola. La sensazione, almeno la mia, è che ancora una volta Montella abbia fatto una scelta intelligente e, sono convinto, con il consenso dei suoi giocatori più rappresentativi. Al di la di “rigore pe’ i’ Milan”, al di la dei pazzi 5 minuti finali di Siena, la Fiorentina nella passata stagione si è giocata il terzo posto soprattutto nello sciagurato mese di gennaio 2013, dove raccolse un punto in quattro partite (Pescara e Napoli in casa, Udinese e Catania in trasferta). Anche quest’anno la Fiorentina è arrivata di slancio alla pausa natalizia, risalendo posizioni e riducendo il distacco dal terzo posto. Anche quest’anno ci aspettano a gennaio partite alla nostra portata, ma molto insidiose, compresa la partita di coppa Italia con il Chievo. Ed ormai gennaio è un mese strano anche a causa della riapertura del calcio mercato, che sembra sempre poter offrire tantissime occasioni sia per rafforzare le squadre, sia per rilanciare alcuni giocatori, ma che spesso offre solo molte, troppe distrazioni, siano esse dovute a buone nuove (come fu l’arrivo di Rossi) o, nella gran parte dei casi, solo a ripetute illusioni. E allora ha fatto bene Montella a sfruttare questo momento di ripartenza, dove i giocatori dovrebbero essere mentalmente riposati e fisicamente freschi (speriamo non troppo appesantiti…) per portare la squadra in ritiro, facendo scudo alle mille voci di mercato (basta pensare al caso Pizarro) e cercando di ritrovare la concentrazione di tutti, soprattutto quella di squadra… perché la Fiorentina, pur avendo individualità importanti, solo quando ragiona e gioca da squadra diventa veramente grande.