Esame di coscienza

Visto che veniamo da una bella vittoria con l’Inter, visto che stiamo vivendo un po’ più tranquilli questa pausa del campionato, visto però che non appena 10 giorni fa eravamo nel mezzo di una inspiegabile resa dei conti fra tifosi-stampa-squadra-allenatore-proprietà, penso sia importante riflettere a mente fredda sulle nostre aspettative da tifosi: penso in particolare che dovremmo fare un esame di coscienza per quanto riguarda i nostri parametri di valutazione della società viola e della gestione Della Valle. Dico questo con convinzione, perché nel panorama del nostro calcio, lasciando un attimo da parte imprenditori (o presunti tali) stranieri, girano persone come Ferrero. Al di la dell’imitazione esilarante di Crozza, provo una sorta di compassione per i tifosi sampdoriani… che magari sono anche felici, perché i blucerchiati stanno andando a gonfie vele. Ma la storia spesso è stata impietosa verso questi personaggi e soprattutto verso le squadre (ed i tifosi) che se li son trovati come presidenti. E non regge neppure il confronto con personaggi sicuramente colorati di un tempo, come i Rozzi o gli Anconetani, ma che avevano una competenza calcistica ed una dignità da provinciale di tutto rispetto. Sono ormai 12 anni che i Della Valle sono alla guida della società viola: scottati inizialmente dai fatti di calciopoli, hanno avuto comunque la forza di sostenere un primo ciclo (quello Corvino-Prandelli), se non vincente, quantomeno di elevato valore calcistico e risultati di rilievo per Firenze e la Fiorentina. Poi ci sono stati sbagli, sono state scelte persone sbagliate. Ma i Della Valle sono imprenditori veri, per i quali gli errori sono essenzialmente delle lezioni… ed è partito il ciclo Pradé-Macia-Montella. E siccome Diego è ancora nel pieno della sua carriera professionale e Andrea ha addirittura davanti a se ancora tanto tempo per crescere e fare bene, il nostro esame di coscienza ci deve far capire che se diamo fiducia e sostegno a questa società il futuro è dalla nostra parte. Questo purtroppo non è garanzia di trofei immediati e continui: ma questa è una società che ci può dare soddisfazioni con e oltre il ciclo Pradé Macia Montella. E se è bene essere critici, come tre anni fa, quando eravamo entrati in un tunnel molto buio, allo stesso tempo dovremmo essere consapevoli che questa società ha dimostrato di avere la forza, la competenza e la voglia di correggere e ripartire in modo ancora migliore.