Ammetto che il titolo non è mio, il titolo l’ho preso da Perso senza combattere.
Purtoppo ancora una volta la Fiorentina esce dal campo senza aver combattuto, avete mai visto la Fiorentina vincere combattendo? Per combattere non basta la tecnica, non basta la finta, non basta l’assist, non basta nemmeno il recupero generoso in scivolata, per combattere serve la pedata, il calcione intimidatorio. Chi pensa di vincere a calcio senza combattere non ha mai giocato a calcio, nemmeno alla Play Station.
Chi c’era in campo ieri sera con i gradi del combattente? Chi? Nessuno se non i difensori escluso Alonso, che forse è stato il migliore in campo e quasi certamente anche il più giovane, ma i difensori hanno le pedate contate, non possono rischiare l’intervento duro e l’ammonizione troppo presto. Le pedate vere, quelle che si possono dare sempre, quelle a mezza strada tra un contrasto e una pedata, quelle che lasciano il segno sulle caviglie e sullo stato d’animo dell’avversario, si danno a centrocampo. Avete mai visto Borja Valero dare una pedata a birbo? Forse avete visto Mati Fernandez? Qualche volta, negli anni passati, ho visto Aquilani, ma ormai non è più un giocatore di calcio, pensa solo al prossimo contratto passeggiando per il campo. Se i difensori le risparmiano e i centrocampisti non le danno non rimangono che gli attaccanti. Poteva dare qualche pedata Gomez? Oppure Salah? Sinceramente tutti noi da loro ci aspettiamo altro.
Quindi, caro Montella, ieri l’hai pestata grossa, l’hai pestata perché ancora una volta non sei stato umile, perché ancora una volta hai pensato di poter vincere solo con il gioco senza scendere in campo a combattere, perché ancora una volta ti sei affidato alla tecnica dei giocatori, dimenticando che sono uomini, hanno la tecnica e hanno l’anima, alcuni solo la tecnica, altri solo l’anima, i campioni la tecnica e l’anima. La Fiorentina ha pochissimi campioni, forse nessuno, ieri sera serviva più anima che tecnica, non abbiamo visto né l’una, né l’altra.
Quindi, caro Montella, inizi a sapere di presuntoso, di allenatore che sbaglia spesso la formazione iniziale, di essere bravo a gestire il gruppo, ma di non avere mai l’illuminazione giusta, bravo perché meticoloso, ma senza talento. Purtoppo.
Quindi, caro Montella, ieri hai perso parecchia considerazione, quella dei tanti tifosi conta poco, ma quella dei Della Valle conta. Conta tanto. Così tanto che per riacquistare credito avrai da trottare parecchio fino alla fine della stagione. E non ti ripresentare con un misero quarto posto perché sapresti solo di minestra riscaldata (due volte).
Penso anch’io che Montella abbia delle colpe anche se credo che sia troppo semplicistico parlare di “pedate”.
Se così fosse le sue colpe sarebbero ben poche perché tranne Kurtic e con manica larga un po’ Diamanti, giocatori che potevano aggiungere “pedate” non ce n’erano. E poi presa la prima ammonizione cambiava poco.
No io credo che si dovesse fare di più su tanti aspetti.
Cambiamola pure la formazione, ma occorreva forse anche osare di più tatticamente. Magari mettere oltre a Kurtic 3 punte vere per sorprendere gli avversari.
E poi che dire dei giocatori?
Combattere vuol dire anche che quando si è in area o in area piccola (vero Mati?) si tira, si “fa male” all’avversario, si punisce.
Ma queste cose le insegna l’allenatore? E soprattutto lo può mai fare 5 giorni prima?
No.
Secondo me è la Fiorentina che deve crescere. I giocatori, l’allenatore, lo staff di mercato, la società. Anche i Della Valle, sì.
Per diventare VINCENTI bisogna superare un gradino un po’ più alto dei precedenti, e lo si deve fare tutti insieme, già dall’estate prima.
Speriamo che imparino tutti da questa sconfitta.
Una sconfitta troppo pesante per lasciare che passi così, senza cambiare niente.
E Gattaccio continua a vederla come me… che segno sarà…
Si forse parlare di “pedate” è troppo semplicistico, e anche addossare la colpa a quello o a quell’altro; quello che è mancato, che manca spesso, è l’atteggiamento giusto. Forse l’input “in campo mosci” arriva dalla società? A me DDV non sembra uno moscio, proprio per niente, il fratello nemmeno, Cognigni meno che mai. Semmai dalla società arriverà l’input “pedate con stile” o “pedate di lusso”.
Mi ritorna in mente la partita persa in casa lo scorso anno contro un Milan alla canna del gas, persa soltanto perché loro misero in campo la grinta, noi la tecnica. Vinsero loro.
11 Chiellini contro 11 Borja Valero vincono gli 11 Chiellini a mani basse perché gli 11 Borja Valero dopo 10 minuti iniziano a saltare su tutti i contrasti.
Borja, Aquilani, Mati, Joaquin, Alonso, Salah, Gomez, i nostri sette che dovevano far gioco. Tutti tecnicamente di buon livello, tutti dolci, tutti teneri. Per me un allenatore che non capisce queste cose non ci porterà mai lontano.
A dire la verità questa volta non ti do torto come nel precedente artcolo (http://iotifofiorentina.net/2015/04/07/beati-coloro-che-amano-i-mosci/#comments) ma non ti do nemmeno ragione.
Soprattutto come ben sai non condivido i toni e le …. angolature delle tue opinioni.
Mentre ti do ragione sul fatto che non si può accettare una sconfitta del genere senza trarne insegnamento.
So che da toscanaccio provocatore “probabilmente” intendevi dire sostanzialmente questo, ma noi tifosi siamo “colpevoli” quasi allo stesso modo: molti di coloro che ora berciano (nessuno di noi, parlo in generale) pensavano che passare il turno fosse una formalità lo dimostra il fatto che 30mila per una semifinale con la Juve sono ben poca cosa.
Quel “gradino” dobbiamo farlo anche noi e capire che vincere o perdere passa spesso da una questione di centimetri e i centimetri sono sempre maledettamente piccoli: impariamo a valutarli con il giusto ….metro!
Gattaccio Viola
Martedì è stato come andare a mangiare la pizza “già mangiato” (come dice maccio :-)) loro hanno messo le seconde linee, noi quasi tutti i titolari, OK il centrocampo era forzatamente”sperimentale”, ma non riesco a spiegarmi come sia possibile avere meno fame di loro, lo dico amareggiati siamo, giuro che ero convinto che avremmo vinto per fame , invece si vede che a noi piace digiunare, o meglio, ci accontentiamo di un buon antipastino (la roma) e lasciamo il tavolo imbandito agli altri.
Ecco come ho detto altrove, io volevo il poker di coppe, adesso o mi alzano le coppe europee o tiro lo sciacquone…
Alessio, chiarisco anche a te la mia opinione: non penso proprio che per quest’anno ci si possa fare qualcosa su quei difetti li che abbiamo.
Possiamo solo sperare di avere a disposizione i giocatori giusti al momento giusto, così come successe nelle imprese che abbiamo comunque già fatto: un Rossi per un F.-Juventus, un Gomez per un Roma-F., un Salah per molte partite e un Badelj e un Pizarro per …. sempre!
Molto è stato fatto, non dimentichiamolo.
Per vincere un trofeo forse non basta e se non vogliamo doverci appellare alla fortuna, spero si preparino a farlo da quest’estate.
E noi con loro.
Gattaccio Viola