10/11 di buona Fiorentina

10/11 di buona Fiorentina

Ecco il nostro giudizio su tutti i giocatori di una Fiorentina più che dignitosa a casa della padrona del campionato italiano. Non abbiamo brillato in attacco ma siamo stati assolutamente in partita fino alla fine senza concedere quasi niente. Dobbiamo ripartire con la certezza che siamo una buona Fiorentina, perché per 10/11 siamo stati alla parti con la Juventus. Ci manca l’ultimo gradino, sempre il più difficile.

Oro: Bernardeschi

Medaglia di OroBernardeschi si merita l’oro perché è stato l’unico che è riuscito a creare un pericolo alla Juventus nonostante sia ormai confinato a giocare da esterno. Il suo ruolo naturale sarebbe quello che al momento sta occupando Ilicic e non capiamo perché Sousa continui a puntare sullo sloveno nelle partite importanti. Sid, il bradipo, è adatto per le squadre dal settimo posto in poi. Speriamo che lo spirito di Bernardeschi ne esca fortificato di fronte ai sacrifici in copertura che l’allenatore gli chiede.

Argento: Tomovic

Medaglia di ArgentoAl momento ha scavalcato Roncaglia nelle gerarchie di Sousa e dobbiamo ammettere che a Torino ha fatto egregiamente la sua parte riuscendo a limitare sia Evra che Pogba, concedendo semmai solo qualche cross. Era il difensore sulla carta peggiore di quelli scesi in campo contro la Juventus ma è stato quello a comportarsi meglio. Forse perché non ha mai affrontato Dybala?

Bronzo: Badelj

Medaglia di BronzoLui, Vecino e Borja Valero in part-time, affrontavano un centrocampo composto da Pogba, Khedira e Marchisio e non hanno assolutamente demeritato nel confronto. Fisicamente non ci hanno mai sovrastato, tecnicamente siamo riusciti a palleggiare benissimo, come intensità, personalità, presenza in campo non abbiamo visto la differenza che avevamo sempre visto negli ultimi anni con la Juventus. Badelj sale sul podio perché ha fatto qualcosina in più.

Vecino

Per lui vale tutto quello già scritto per Badelj. Abbiamo (abbiate!) fiducia in questo ragazzo.

Borja Valero

Ormai lo conosciamo bene e sappiamo che contro le grandi gli tremano un po’ le gambe, ma contro la Juventus abbiamo visto in lui un passo in avanti in questo senso. Ha corso tantissimo come sempre, ha dato una mano al centrocampo, ha creato un paio di occasioni di superiorità senza purtoppo poterle sfruttare in quanto l’unico compagno servibile davanti a lui era Kalinic circondato dai tre difensori della Juventus. Il bradipo, che dovrebbe partecipare ad ogni azione d’attacco, era troppo distante, troppo indietro, troppo lento.

Astori e Gonzalo

Impeccabili nell’impostazione, sui colpi di testa, e tutte le volte che c’era da usare il fisico, il tempismo, il senso della posizione. Entrambi colpevoli, forse più colpevole Astori, nell’azione del secondo gol. Entrambi in affanno tutte le volte che si sono trovati di fronte Dybala.

Alonso

Si trova Cuadrado dalla sua parte che casca come cascava a Firenze ma ora l’arbitro fischia sempre la punizione a suo favore. Nonostante questo svolge ampiamente il suo compito e tenta anche qualche sortita in avanti. Sul gol di Cuadrado non può niente, come dice il proverbio: contro vento si, contro culo no!

Kalinic e Tatarusanu

Abbiamo messo insieme sia Tata che Kali perché sono stati giudicati dai più i maggiori indiziati della sconfitta. Diciamo subito che a Tata possiamo rimproverare soltanto qualcosa nel secondo gol, nel momento dell’uscita forse doveva provarci con maggior rapidità, fatto sta che la palla era riuscito a prenderla, poi il rimpallo ha girato male.
Di Kali diciamo che si è impegnato come sempre ma ha giocato un’intera partita da solo contro la difesa della Juventus perché il suo compagno di reparto era aggrappato all’albero a dormire.

L’unico appunto che facciamo a Sousa, a parte il bradipo in campo, è quello di non aver messo dentro forze fresche un po’ prima. Sarebbe stato bello da vedere, anche solo per una ventina di minuti, la Fiorentina arroccata in difesa con davanti Rossi, Baba e Berna liberi di attaccare.

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