Rossi… e la paura di fallire

E così dopo tre anni esatti dal suo arrivo, ma solo con una trentina di partite da titolare, Pepito Rossi sta per salutare i tifosi viola… spero un arrivederci dice lui. Lo spero molto anch’io, perché nonostante tutto credo ancora in questo giocatore, credo nella sua voglia di calcio e nella sua capacità di ri-far innamorare Firenze. Però questa vicenda, gestita in modo discutibile da lui e dal suo entourage, non mi è piaciuta, mi ha quasi disturbato: si, perché al suo arrivo anche noi sottolineammo il “coraggio di rischiare” della società viola e la voglia di sognare dei suoi tifosi. Questo fu il post che scrivemmo allora. E la società viola ha continuato a puntare sul giocatore, nonostante la percentuale di rischio fosse anche aumentata dopo i nuovi infortuni. A fronte di questo coraggio di rischiare della società, in questi mesi invece Pepito ha maturato piano piano la paura di fallire, ovvero di non potersi giocare le chance per gli Europei, essere dimenticato dalla nazionale azzurra, essere di nuovo nella lista dei delusi. Sinceramente non so quanto il procuratore abbia assecondato o stimolato i desideri di fuga dalla città di questo sfortunato giocatore: però io rimango convinto che i consigli della paura non sempre fanno prendere le giuste decisioni. Se Rossi ha nelle sue corde, ovvero nelle sue condizioni fisiche e mentali, la potenzialità di essere convocato per gli Europei, la Fiorentina sarebbe stata la prima interessata a sfruttarle nella seconda parte della stagione. Se invece l’illusione è: vado a giocare ogni domenica, magari faccio qualche gol, faccio vedere che ci sono, dimenticandosi di quello che era e potrebbe essere, il rischio di una nuova delusione è molto alto. Tutti i giocatori che vogliono giocarsi un posto per gli europei, compresi quelli ritornati in Italia come Immobile, sanno che prima di tutto devono sapersi conquistare un posto da titolare nelle proprie squadre, giornata dopo giornata: e se la paura di fallire ti porta ad estraniarti da questa lotta, probabilmente hai già un po’ perso dentro.

3 commenti

  1. Dispiace tanto anche a me che Rossi se ne vada ma credo che la vera paura di cui soffre non è tanto quella di fallire ma quella di rifarsi male e con la paura di farsi male non si può giocare.
    Approvo la scelta di una squadra minore in un campionato minore per provare a ritrovare la serenità, il piacere e la spenzieratezza del giocare.

    Rimango straordinariamente deluso dal nome del sostituto di Rossi, quello Zarate che ha fatto vedere un anno di supercalcio e poi si è rintanato in un ritiro dorato. Un acquisto del genere mi fa davvero pensare che questo calcio sia sempre più show e meno sport. Ma come sempre spero di sbagliarmi…

  2. Ciao ragazzi, intanto buon anno :D, io sono inorridito alla notizia che il “nostro” Pepito se ne sia andato in spagna (direi non campionato inferiore visto che il loro ranking ci mangia in capo, campionato pero’ diverso..dove i difensori forse lo faranno giocare di piu’, quello si), purtroppo ammetto che avevo intuito il crollo gia una settimana fa (con la lazio avevo 12 e con il milan pure in schedina.. si vedeva che il fiato era cortissimo e che la coperta era diventata un cencino) ma su Pepito proprio non sono concorde con la società.
    Ok il suo procuratore ha solo lui di famoso, Pepito fermo in una squadra a lui non porta soldi, ok muoverlo fa guadagnare anche questo signore.
    Ok sta giocando poco (pochissimo) e solo scampoli, difficilmente avrebbe trovato spazio visto che di EuLeague ci rimangono due sole partite (ho visto due partite del tottenham… non ci creiamo false speranze) e la coppa italia l’abbiamo snobbata, ma, dico ma, cacchio siamo in lotta per il terzo posto, che vuol dire fiumi di soldi e traguardo fantastico per la società e si manda via alla chetichella quello che è il “nostro golden boy” per prendere un (si marchi a piacere)
    [ ]tossico del cavolo
    [ ] scemo del villaggio
    [ ] benedetto di piedi demente di testa
    [ ] incapace di non creare problemi nei prossimi 1-2 mesi
    [ ] campione di tweet

    proprio no, anzi vi diro’ che passino tutti gli altri acquisti (si dico tutti, anche quel “tiello in panchina” come urlavano ieri qui al bar :D) ma il cretino cintura nera di zarate proprio no, non lo sopporto e difficilmente guarderò le partite anche se infilasse triplette ai gobbi a ripetizione, questo è venuto solo a aspirare tutte le polveri possibili.
    scusate lo sfogo, ma questi microcefali proprio non li tollero.

  3. Caro Alessio,
    io non mi faccio illusioni. Non me ne farò su Zarate e avevo smesso ormai da un po’ a farmene su Rossi. Con dispiacere è un bene per tutti che sia andato via, lui avrà la possibilità di giocare allegramente a calcio per provare a ritrovare spenzieratezza nei contrasti e noi capiremo se ha recuperato fisicamente solo quando avrà recuperato psicologicamente.

    Per Zarate voto “benedetto di piedi demente di testa”. Un mio amico della Lazio mi ha scritto “bel pacco avete preso”. Finalmente ho risposto io, dopo le delusioni Rossi, Gomez e Suarez tutto quanto di buono arriverà sarà una sorpresa.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.