Le leggi del calcio

Scrivo stasera non a caso, dopo la sconfitta e l’uscita della Juve contro il Bayern, per dire (in riferimento all’articolo di Simone) che io sono fra quelli che fanno ooh. Partiamo allora dalla prima legge del calcio, ovvero vince chi fa più gol: e come disse Allegri all’andata, si può vincere in tanti modi ed è vero. Ma la seconda legge del calcio, e dello sport in generale, è che vince uno solo e quindi, in teoria, gli altri possono solo rosicare… almeno che non si contempli il fatto che lo sport è anche passione, spettacolo, divertimento. Stasera si sta celebrando la grande prova della Juve, gran partita per 70 minuti, Bayern imbrigliato… in realtà io ho visto una squadra rognosa, che ha concesso (o forse subito) il 70% del possesso palla agli avversari, che ha giocato per gran parte della gara nei propri 20 metri, che ha giocato con il più classico dei contropiedi… sinceramente un calcio veramente brutto a guardarsi, almeno ai miei occhi. L’essenza del calcio moderno l’ho vista invece nel Bayern, che comunque fino alla fine ha provato a imporre il suo gioco, cercando sempre di fare le cose in modo più veloce, più rischioso. Rispettiamo allora la prima legge del calcio: chi vince ha ragione… e per trovare qualcuno che ha vinto qualcosa di importante giocando come la Juve in Champion bisogna andare alla mitica Italia di Bearzot, che comunque in campo aveva 2 punte, una tre-quartista come Antognoni, un’ala come Conti ed un terzino-ala come Cabrini… ovvero non una squadra piena di terzini e mediani. Ed oggi che la Juve è fuori, cosa rimane agli occhi dei tifosi? IL Fort Apache che è crollato all’ultimo minuto, un po’ di rammarico per qualche contropiede che poteva essere finalizzato meglio (ma ci dimentichiamo che non è sempre facile arrivare lucidi sotto porta dopo aver fatto 80 metri di campo a tutta velocità) ed ovviamente la terza legge del calcio: la colpa è dell’arbitro… già Buffon ci insegnava che solo i perdenti parlano degli arbitri e Marotta è arrivato puntualissimo nel dopo gara a parlarne, rivendicando il rispetto delle squadre italiane (… forse non si ricorda di un certo Ovrebo).

Per come la vedo io, se fosse passata la Juve, sarebbe stata un’offesa al calcio, specialmente nei 180 minuti. Rimane il fatto che se fosse passata la Juve, i tifosi del Bayern avrebbero comunque goduto di una squadra che ha provato ad imporre sempre il proprio gioco. E venendo a noi, visto che negli ultimi 20 anni non siamo mai arrivati più avanti del terzo posto, rivendico almeno la possibilità di essere attratto dall’idea di gioco della Fiorentina, di provare ad essere padrona del campo sia in casa, sia in trasferta, di non dover chiudersi ogni volta in un fortino, menando a destra e sinistra, sperando che alla fine succeda qualcosa di buono. Questo anche a costo di assistere, ogni tanto, ad un Fiorentina Verona come domenica. E’ conoscendo quindi le leggi del calcio che alla fine a me piace appartenere ai tifosi che fanno ooh.

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