Oggi, dopo tanto tribolare, dopo tanto parlare, dopo anni di completo distacco da questa proprietà, dopo un improvviso riavvicinamento in particolare con Andrea Della Valle, Giancarlo Antognoni è tornato di nuovo a lavorare per la Fiorentina. E per ogni tifoso di questa squadra, sicuramente per me, questa è una bella notizia, che in qualche modo porta anche un po’ di entusiasmo, cosa abbastanza rara di questi tempi. Tant’è che mi è venuto voglia di andare a cercare riviste, libri, cartoline, archivi nel mio archivio, tutto sempre ben custodito, anche a distanza ormai di oltre 30 anni dall’Antonio calciatore… si perché il mio Antognoni è prima di tutto quello che ha ben descritto nel suo articolo Simone: il giocatore che ti ha fatto innamorare di questa maglia, che ti ha fatto innamorare di questo sport, che ti ha fatto gioire, soffrire fino ad essere per sempre orgoglioso di avere avuto per tutta una carriera, un vero unico 10 e soprattutto un vero capitano e trascinatore. Il destino (o magari qualcosa anche di diverso) ha voluto che Antognoni ritornasse in Fiorentina quando dopo tanti anni sembra esserci un nuovo 10 cresciuto in casa, coccolato e pronto per una carriera veramente importante: difficile sapere dove sarà il suo futuro, ma come succedeva per Antognoni, vale la pena godersi il presente.
Oggi però entra in società una persona diversa da Antognoni giocatore e diversa anche dall’Antognoni dirigente che abbiamo conosciuto nel periodo Cecchi Gori: sul giocatore nessuno discute, sul dirigente abbiamo visto ottime intuizioni… oggi è chiamato ad un ruolo di rappresentanza della proprietà, della Fiorentina, un qualcosa dai contorni un po’ sfumati, un qualcosa abbastanza ai margini dell’area tecnica, custodita come sappiamo in maniera militaresca da Corvino. Non so se è il modo migliore per sfruttare le qualità di Antognoni, sinceramente non so e penso pochi sappiano quali sono fino in fondo le qualità di Antognoni per stare in questa Fiorentina e per stare in questo calcio. Io spero che possa fare bene, che faccia valere di nuovo il suo carisma e la sua autorevolezza da capitano, che sappia dare una nuova stimolante direzione. Spero però soprattutto che se tutto questo non accadesse, si possa congedarci da questa collaborazione senza intaccare minimamente quello che questa persona ha rappresentato per la Fiorentina e Firenze, senza mettere alcuna ombra su quello che è stato il mio Antognoni.
Lascia un commento