Lo scoiattolino Tello ci salva a Pescara

Tello ci salva a Pescara

Grazie a Tello ci siamo salvati a Pescara da una partita che stava diventando una palude emozionale. Inutile dire sempre le stesse cose su allenatore e giocatori, abbiamo questi, ma sopratutto quello, fino a fine stagione.

Oro: Tello

Medaglia di OroSono felicissimo per Tello che finalmente ha messo in mostra qualcosa di più che le solite tre cartuccine a partita. Dopotutto è abbastanza giovane e abbastanza delicato per cui non è possibile chiedergli troppo. Se mai Paulo Canà dovesse tentare qualche nuovo assetto tattico forse lo potrebbe provare come seconda punta o esterno con limitatissimi compiti difensivi.

Argento: Chiesa

Medaglia di ArgentoIl ragazzino entra e ribalta la partita giocando da trascinatore. Gli algidi slavi, ma anche Borja Valero, dovrebbero prendere esempio da lui per capire che vuol dire avere la bava alla bocca. Paulo Couragio dovrebbe provare a cambiare modulo adattandolo a Chiesa e Bernardeschi invece che al bradipo. Siamo certi che non lo farà e allora ci affidiamo a Corvino.

Bronzo: Vecino

Medaglia di BronzoGalbiati ha detto che per lui Vecino non aveva giocato bene, ma allora chi ieri si è distinto oltre a Tello e Chiesa? Per noi Vecino che ha corso come sempre e che sarebbe in grado di provare qualche inserimento in area se non dovesse anche sobbarcarsi metà del peso del centrocampo. Inoltre è lì quando passa il tiro del secondo gol di Tello ed è lì quando c’è da dare battaglia e far venir fuori un po’ di grinta.

Qualche parola in più su qualcuno.

Babacar

Purtoppo non ha giocato bene, sia perché non ha avuto palloni giocabili, sia perché non è mai andato a cercarseli. Chiaramente non può fare il Kalinic ma nemmeno stare passivo ad aspettare che arrivi la palla giusta. Gli riconosciamo le attenuanti di un avversario completamente chiuso in difesa e dei compagni di reparto (Borja Valero e il bradipo) inadatti a giocare vicino e lui.

Borja Valero

Sballottato a destra e sinistra nello scacchiere tattico del mago Paulo Couragio gioca con la consuetà serenità e dimostra che per lui vincere o perdere non fa tanta differenza, peccato che abbia la fascia del capitano.

Il bradipo

Almeno dieci tiri fuori, uno clamorosamente ciccato dal dischetto del rigore. Qualche tifoso sta ancora facendo OHHH… visto il palo preso su punizione.

Quelli che hanno mostrato la voglia di vincere da veri giocatori di calcio: Chiesa, Babacar, Vecino, Sanchez, De Maio, Olivera.
Poco Badelj, troppo Tomovic.
Zero Borja Valero, zero Ilicic.

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