Impresa

La vittoria della Fiorentina nel campo del Borussia MoenchenGladbach, oltre ad essere importantissima in chiave qualificazione è stata una vera impresa, essendo la prima squadra italiana ad espugnare il campo della squadra tedesca. E vedere/sentire l’atmosfera che riesce a creare questo stadio, vedere/subire l’aggressività di questa squadra non fa che esaltare maggiormente il risultato dei viola. Entrando comunque nel merito della gara, richiamando il nostro articolo di oggi, possiamo dire che Sousa ha dato prova di umiltà: la Fiorentina ha cercato di essere sempre compatta, andando a volte ad aggredire alta, ma comunque cercando di non allungarsi e arretrando sempre quando si perdeva campo. In fase di non possesso la Fiorentina giocava con un 4-4-2 e nella ripresa questo è diventato il modulo fisso. Purtroppo però è stato sbagliato qualche interprete e l’impresa vera è stata quella di vincere giocando in 10 fino alla sostituzione di Tello. La sua presenza è stata praticamente inutile in tutte le fasi tattiche della gara: nel primo tempo è rimasto come sempre ai margini della fascia, non riuscendo mai a mettere pressione al terzino avversario e ovviamente facendo pochissimo in fase di contenimento, facendo sfiancare Vecino e Sanchez. Nella seconda parte della gara, ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare nelle ripartenze concesse dal Borussia. Difficile spiegarsi cosa ha visto Sousa fino all’85° in questo giocatore: come avevamo detto le alternative c’erano, abbassando magari Borja, mettendo subito Cristoforo e al limite mettendo lo stesso Tello a fare pressing accanto a Kalinic e cercare magari qualche verticalizzazione. Inizia a diventare poco spiegabile anche il continuare con Sanchez terzino, mentre penso avrebbe fatto molto più comodo ad un certo punto in mezzo al campo: unico motivo è quello di un Salcedo completamente inaffidabile. Molto bene stasera la coppia centrale Gonzalo Astori, mentre Maxi Olivera si è difeso come ha potuto. Bene Vecino, un po’ meno Badelj a volte un po’ troppo spreciso. E’ mancato un po’ Kalinic (mentre mi è piaciuto l’approccio alla partita di Babacar quando è entrato), mentre Borja ha corso tantissimo, ma ha inciso poco in fase di possesso. C’è infine l’azione con cui si procura la punizione ed  il successivo golazo di Bernardeschi, una vera perla per firmare questa impresa.

2 commenti

  1. hai detto tutto, a me ha ricordato l’impresa contro l’arsenal, non abbiamo praticamente mai impensierito la loro porta, ma l’abbiamo gonfiata noi 😀
    a volte il calcio da a volte toglie, meritavano probabilmente di vincere 3-4 a 0, come si dice da queste parti ” ‘zzi loro” 😀
    certo adesso siamo al 50 e 50, mentre prima ero quasi sicuro che ci passassero sopra come un rotowash.
    Va ammesso con sincera onesta’ che a loro manca un rigore netto (con rosso allegato?) e che hanno fatto a gara a chi sbagliava di piu’ sotto porta (con errori al limite del comico tipo gialappa’s), credo che questa faccia pareggi i torti precedentemente subiti in suolo germanico
    dalla nostra armata viola, certo era il Bayern ad avercela rubata, ma
    sempre allemanni erano..

  2. Fino al 42/esimo del primo tempo non speravo certo di passare il turno. ora ci spero un po’ di più ma sempre con i piedi per terra.

    Purtoppo continuo a non capire perché Tello deve essere utilizzato in quel modo, di fatto un uomo in meno, che non sa difendere e che non può attaccare. Lo stesso vale anche per Borja… ma chiudiamoci gli occhi e andiamo avanti.

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