Buon segno

A soli tre giorni dall’assurda sconfitta di Empoli, la Fiorentina era chiamata a dare delle risposte, ai tifosi e al campionato. Era importante infatti dare continuità alle vittorie con squadre con classifica inferiore alla nostra. Era importante rivitalizzare l’idea di calcio portata avanti dal tecnico Italiano. Con gran sollievo di tutti, la Fiorentina esce vincitrice. E cosa da sottolineare, per la prima volta vince dopo essere passata in svantaggio. Un buon segno! Confesso che, dopo aver letto la formazione, ero molto scettico sul tridente scelto da Italiano. Non sapevo, in realtà, del problema fisico a Nico Gonzalez e temevo che l’abbinamento fra la briosa inconsistenza di Sottil e la saggia compassività di Callejon fosse una miscela implosiva. E il gol iniziale della Samp ha contribuito ad aumentare il mio scetticismo. E invece proprio le giocate di Sottil e Callejon, supportate/finalizzate anche con il contributo di Bonaventura e l’immancabile Vlahovic hanno contribuito a costruire la vittoria, portando già sul 3 a 1 il risultato alla fine del primo tempo. Sottil è entrato bene nei ritmi e nelle dinamiche tattiche della gara. Ed è riuscito ad essere finalmente anche determinante. E Callejon ha saputo duettare molto bene con Venuti sulla fascia, oltre a trovare il taglio giusto, alle Callejon , per il gol del pareggio.

Sono stato contento della proposizione di Quarta-Igor come coppia centrale e il modo con cui sono stati in campo. Potrebbero essere anche i due interpreti principali, una volta lasciato andare via MIlenkovic. Buona prova anche del centrocampo (lo stesso iniziale di Empoli). In particolare, molto incoraggianti i segnali che arrivano da Torreira, che sta prendendo sempre pù in mano le redini del gioco viola. Ovunque presente in fase di non possesso, iniazia a prendere confidenza anche sulla parte di costruzione. Positive e pericolose sono state le incursioni sulle fasce di BIraghi e soprattutto Venuti, che è sembrato molto più disinvolto nelle sovrapposizioni.

Come accaduto altre volte al Franchi, la Fiorentina ha sprecato molto e rischia sempre di arrivare in affanno negli ultimi 15 minuti di gara. Per fortuna alla fine del primo tempo è arrivato il terzo gol e questo ha dato un po’ più sicurezza. La Fiorentina ha avuto un predominio marcato sulla gara. Però occorre sottolineare atteggiamento della Samp, che non è venuta solo per aspettare i viola nei propri 20 metri. Ha cercato spesso di pressare alto, ingabbiando per una buona mezzora del primo tempo, le fonti di gioco viola. La Fiorentina con il passare dei minuti ha preso le misure allo schieramento tattico proposta da D’Aversa. Però, nonostante la gara sembrasse in controllo e nonostante le diverse occasioni sprecate dai viola, la Samp è riuscita in più occasioni, apparentemente anche con una certa disinvoltura, a crearsi contesti che potevano essere potenzialmente più pericolosi di quanto poi effettivamente accaduto in campo. Penso che anche questo, al pari dei gol mancati, debba far riflettere il tecnico Italiano.

Il bilancio della serata è comunque positivo. Vittoria, nessun gol subito nella ripresa, primo gol di Callejon alla Callejon, Vlahovic che allunga come capocannoniere di serie A, Sottil concreto. E un gioco che sembra sempre più oleato e automatizzato. Tutto questo senza fra l’altro Milenkovic, Castrovilli, Nico Gonzalez. Segnali positivi e confortanti. E alla fine il ritorno anche di Kokorin ed esordio del giovane Di Stefano. Un altro buon segno. E sotto il segno di Commisso, la speranza è che la Fiorentina dia continuità nelle prossime gare ancora alla portata dei viola.

1 commento

  1. Non si può mai stare tranquilli!

    Lo dice Italiano e lo sottoscrivo anche io, perché nel secondo tempo, ma non solo nel secondo tempo pensandoci bene, abbiamo concesso troppo. La Fiorentina è una squadra che gioca e lascia giocare, se non trova il modo di chiuderla giocando, non riesce a chiuderla non giocando. Vorrei che Italiano provasse a migliorare anche la fase del non lasciar giocare gli avversari.

    Poi Italiano ha grandi meriti, ha un modo di condurre lo scpogliatoio veramente nuovo, ha coinvolto nuovamente Kokorin, ha messo in campo un nuovo ragazzo, Di Stefano, giovane e sconosciuto. Per anni abbiamo invocato un allenatore che investisse sui giovani, sarà vero?

    Sulla partita bene tutti, particolarmente bene Sottil (finalmente!), Callejon e Bonaventura.

    Perché abbiamo vinto? Perché la Sampdoria non ci ha tirato nemmeno una pedata, ci ha lasciato giocare a calcio senza metterla sul piano fisico. Il Venezia ci aveva picchiato fin dall’inizio e non eravamo riusciti a creare niente, ecco la differenza.

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