La Fiorentina vince ancora in coppa, continuando la sua serie positiva e questa è comunque una buona notizia. Positivo anche il fatto di non aver subito reti. Però quella contro il Sivassport è una vittoria povera. Povera perché da pochi vantaggi per il ritorno in Turchia, dove sarà un’altra partita e soprattutto un altro clima. Vittoria povera anche rispetto ai valori visti in campo. E’ bene anche sottolineare che in Europa le partite semplici, quando ci sono, si scoprono solo alla fine. E purtroppo nell’aria c’era un po’ l’idea preventiva della goleada. Dobbiamo però stare attenti a cosa succede in queste competizioni. Basta guardare la Lazio e il Villereal, una delle favorite, che porta via solo un punto dal Belgio. Quindi prima di tutto conta vincere. Il Sivasspor nel primo tempo è venuto con il pulmann davanti alla porta. Tutti i giocatori entro la propria tre-quarti, aspettando la Fiorentina e provando anche poco a ripartire, per non creare poi delle ripartenze invece opposte. In un paio di occasioni che il Sivasspor si è allungato la Fiorentina ha avuto due occasioni clamorose, sprecate per due errori clamorosi da parte di Joic e Bonaventura. Si, perché è mancata la cattiveria di chi deve prima di tutto sbloccare il risultato. Non capire quando è il momento del leziosismo e quando quella della concretezza è spesso un problema di questa squadra. La Fiorentina poi è stata anche sfortunata in altre occasioni come il bellissimo colpo di tacco di Castrovilli o alcuni tiri finiti fuori veramente di poco. Nella ripresa la Fiorentina ha abbassato il ritmo ed è stato ancora più complicato. E abbiamo consentito anche al Sivasspor di avere qualche occasione. Per fortuna è arrivato il gol di forza e precisione di Barak, che sicuramente è uno dei giocatori più “europei” della Fiorentina. E nonostante tutto, avremmo avuto ancora modo di segnare. Alla fine, in serate poco produttive come ieri sera è stato importante anche non prenderlo il gol.
Nella formazione mi aspettavo sinceramente un ricambio sulle ali, almeno parziale. Gonzalez sta giocando molto e in modo anche dispendioso. Ikoné con le squadre chiuse diventa quasi inutile. L’unica giocata, anche bella dobbiamo dire, l’ha fatta appunto quando il Sivasspor aveva il baricentro più alto e con un passaggio al volo ha messo Bonaventura davanti al portiere. Sarebbe stato più utile Sottil, che mi sembra entrato con il piglio giusto e alla fine lo stesso Saponara, che in una partita lentissima poteva far valere la sua qualità tecnica, specie negli spazi stretti. Sottotono Bonaventura (mi aspettavo in fatti che Barak fosse dentro dal primo minuto) e anche Amrabat. Dodò e BIraghi hanno provato a spingere, ma quasi sempre gli spazi erano ingolfati. Jovic ha provato anche a fare un po’ di sponda. Sappiamo che fa fatica in questo. Lui è il giocatore dei momenti. Ha avuto la sua occasione, dettando anche il passaggio in modo perfetto e ricevendo una palla d’oro. Doveva buttarla dentro. Ha cercato il supergol, ha invece trovato la parata irrisoria e quindi la sua valutazione finisce qui. Cabral dimostra di essere più uomo squadra e penso che almeno in campionato adesso sia il titolare. Castrovilli mi è piaciuto e di lui abbiamo bisogno. Kouamé purtroppo continua a dimostrare di essere un mezzo giocatore. Ha fatto un paio di cose bellissime, che ha sprecato con la scelta finale errata o con passaggi completamente sprecisi… peccato, perché come volontà e dedizione avrebbe moltissimo da insegnare a molti.
In Turchia non sarà una passeggiata. Difficile anche immaginarsi come la vorrà impostare il mister del Sivasspor. Ovviamente è una squadra che se concede qualche spazio, va in grande difficoltà. Però da metà campo in poi giocano spavaldi e con molta fisicità e questo spesso ci da fastidio. Fatto sta che la partita di ieri e quella di giovedì prossimo sicuramente toglieranno qualcosa alle nostre prestazioni in campionato.
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