La bravura di Perin

Non c’è che dire, come diventa un colabrodo quando giochiamo fuoricasa, nello stesso modo Perin è invincibile quando viene a Firenze: ricordiamo il 2 a 0 del Pescara, il 3-3 dello scorso anno col Genoa, lo 0 a 0 di oggi. Ed in effetti oggi Perin ha effettuato 2/3 grandi parate. Però, purtroppo, come fu due anni fa col Pescara, anche oggi la bravura di Perin sta soprattutto nel parare tutto il parabile, o, se vogliamo dirla in altro modo, nel sottolineare che i viola non sono così incisivi sotto porta. Oggi i tentativi di Cuadrado, Gomez, Aquilani, Baba, Bernardeschi, lo stesso Gonzalo, sono stati pericolosi, ma purtroppo non sufficientemente cattivi. Due anni fa col Pescara c’era a capo dell’attacco un Toni in fase calante (in quel campionato ovviamente) e fu da li che Montella optò per il 4-3-3, spostando Cuadrado più avanti. Oggi tutta la squadra sotto porta sembra un po’ intrigata nella crisi Gomez e come due anni fa sta a Montella trovare la chiave di volta per uscirne… personalmente penso che, al contrario di 2 anni fa, sarebbe utile tornare ad un 3-5-2, cercando di far arrivare qualche palla più orizzontale al tedesco. A Montella l’ardua sentenza.