Sfido i tifosi che ci stanno seguendo su questo blog a ricordarsi chi era Eneas. Sia per la mia passione per le collezioni Calciatori Panini e soprattutto per il Fiorentina Bologna del 26 aprile 1981, io lo ricordo molto bene. Attaccante che ebbe poca fortuna nel calcio italiano e purtroppo anche nella vita (deceduto a soli 34 anni), pensò bene quella giornata di segnare al Comunale dopo appena quattro minuti uno dei suoi tre gol realizzati nel Bologna. Pioveva interrottamente già dalla mattina e, come si dice, con quel gol pioveva sul bagnato.
Io, poco più di 10 anni, ero incollato alla rete della Fiesole, lato tribuna, imbottito di kway multi-sponsorizzati, ma senza ombrello. Avevo iniziato a giocare a calcio ed avevo imparato che quando inizia la partita, le condizioni metereologiche sono un di cui e, quindi, per me non c’era un modo alternativo per vedere la partita. Accanto a me c’era anche mia cugina, imperterrita. Non so se era per solidarietà o perché anche lei la pensasse come me. Fatto sta che rimanemmo li per due ore senza fare una piega ed ovviamente completamente bagnati.
Ma ritorniamo alla partita. E, come nella puntata precedente, mi piace ritornare a quel finale di campionato 1980-1981, in cui De Sisti aveva preso in mano la Fiorentina, cambiando completamente volto alla squadra. Aveva però un problema che risulta, purtroppo, di enorme attualità: il centravanti. Con un Desolati a mezzo servizio, nel reparto attaccanti aveva Bertoni, che non era comunque una prima punta e che ebbe un non facile adattamento al nostro campionato, ed un paio di giovani, Fattori e Novellino. In totale nel campionato gli attaccanti realizzarono 10 gol … una miseria. La soluzione di Picchio fu quella di mettere in condizione i centrocampisti di andare in rete. Ed anche quel derby dell’Appennino fu risolto da due centrocampisti viola, Francesco Casagrande, che diventerà il motore del centrocampo della Fiorentina 81-82, ed il giovane Andrea Manzo, con un bellissimo inserimento dalle retrovie, triangolazione e tiro dall’altezza del dischetto.
Due a uno fu il risultato finale e sotto la pioggia molte sensazioni positive. Ripartiamo allora dalla pioggia di Milano ed attendiamo fiduciosi i gol del nostro ottimo centrocampo.
Non so come fai a ricordarti tutti quei particolari, per esempio il risultato finale. Io mi ricordo solo che alla fine della partita eravamo zuppi fino alle mutande. Comunque non era per solidarieta’, a quei tempi ero tifosa davvero.