Fiorentina Sampdoria. Ricordi in attesa di conferme

Eccoci a Fiorentina – Sampdoria, partita che mi ricorda tre momenti importanti nella mia storia di tifoso. Il primo risale al 1975, prima partita allo stadio e consacrazione della mia passione per questo sport, per questa squadra. Perdemmo uno a zero, ma questo fu veramente secondario. Il secondo, quello brutto, risale al 12 febbraio 1984, quando un intervento sciagurato di Pellegrini interrompe, quasi definitivamente e forse nel suo momento di maggior rendimento, la carriera di Giancarlo Antognoni, frenando, fra l’altro, una Fiorentina molto lanciata in campionato. La Fiorentina vinse 3 a 0 (Antognoni, Oriali, Pecci), ma finisce in quella giornata la mia prima Fiorentina, quella che da piccolo mi ha accompagnato fino alla preadolescenza, quella che aveva una marca di fabbrica inconfondibile: Giancarlo Antognoni. Il terzo è molto più recente, risale al 27 agosto 2005, prima giornata di campionato che porta con se importanti elementi di cambiamento: inizia l’era Corvino-Prandelli, inizia la cavalcata da scarpa d’oro di Luca Toni (che segna il suo primo gol in serie A con la maglia viola), inizia per me, grazie al decoder digitale terrestre e la schedina La7, un nuovo modo di seguire la Fiorentina (dopo qualche tentativo estemporaneo e non sempre ortodosso fatto con Stream alla fine degli anni 90). Il buongiorno si vede dal mattino: la squadra gioca bene, segna quasi subito due gol, vince con merito 2 a 1 (Fiore, Toni). Da quel giorno ad oggi la parabola che tutti ben conosciamo, dall’apice raggiunto con la vittoria a Liverpool, al fondo toccato in casa con il Novara lo scorso campionato. Oggi la squadra viola è di nuovo in ascesa, l’era Montella è partita già da tre mesi e domenica, quindi, vedremo se Fiorentina Sampdoria confermerà che la squadra viola è davvero una bella realtà di questo campionato.

Fiorentina – Sampdoria 2005

1 commento

  1. C’ero anche io Davide!

    Nel ’75 no, ma nell’84 c’ero: freddo terribile, maratona lato Ferrovia larghissimi, io, mio zio, due suoi amici scapoloni, il Landino e lo zio del Maccari (li cito). C’ero quando Antognoni si fece male e mi ricordo quella sensazione terribile: per Antonio finisce qui. Mi accorgo oggi che anche per me quell’episodio fu lo spartiacque tra il bambino e l’adolescente. Antognoni da bambino, Baggio da adolescente, Batistuta da ventenne. Sto aspettando l’idolo della maturità che probabilmente non arriverà, non c’è più posto.

    C’ero anche nel 2005, Careggi CTO 🙁
    Sentii la partita alla radio, soffrii fino alla fine insieme a Guetta. Anche quella fu una partita spartiacque: l’inizio dell’era Prandelli-Corvino. Vittorie zero, pochissime soddisfazioni nelle partite, i calciatori di cui mi potevo innamorare lasciati andare per scelte tecniche discutibili. L’unica persona di cui mi ricorderò con piacere è Pantaleo Corvino da Vernole, l’unico fuoriclasse di quella squadra.

    Non ci sarò a questo giro, in parte perché me l’hanno gufata, in parte perché se analizzo tutte le mie esperienze sulla partita Fiorentina – Sampdoria mi rendo conto che per un verso o per l’altro non mi è mai andata bene. Mi affiderò allo spirito di De André 🙂

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