Tempo!

Chi ha giocato a calcio penso almeno una volta abbia avuto il desiderio di rubare questa regola al Basket o alla Pallavolo, quello del tempo: fermare il gioco, chiarirsi alcuni secondi le idee e ripartire. Forse avrebbe bisogno di questo adesso la Fiorentina per riuscire a chiudere partite già virtualmente chiuse, come quella con il Cagliari, come e soprattutto quella di stasera, che con un fallo laterale a favore a 60 secondi dalla fine la partita deve finire li.

Poi potremmo parlare del fatto che abbiamo regalato un tempo (ma giocando ogni tre giorni ci sta), che Wolsky a questo giro è stato inesistente, che Joaquin per ora regge meno di un’ora. In compenso, è ritornato Cuadrado e abbiamo ritrovato Vargas. Qualche nota positiva per tirarsi su, perché il campionato inizia a correre ed il tempo per chiarirsi le idee sta per finire.

7 commenti

  1. Davide, ti invidio, che serenità. Io dopo stasera mi prendo un paio di settimane di pausa e smetto di guardare la partita della Fiorentina, apparte le bestemmie, prima che mi passi il nervoso e riesca a dormire… mi ci vorranno tre ore! 4 punti persi nei minuti di recupero…

    • Ragazzi, Neto sicuramente sta dimostrando ancora molte insicurezze, ma addossare su di lui la colpa del pareggio di ieri sera equivale a guardare il dito e non la luna: la partita era finita, il Parma (che ha corso un sacco nel primo tempo) non ne aveva più, noi con il minimo sforzo potevamo tenere la palla lontano 60 metri dalla porta per minuti ed invece in meno di 60 secondi abbiamo avuto un fallo laterale, abbiamo voluto fare un’azione di sfondamento per fare il gol… io in questo caso sono più arrabbiato con giocatori come Valero, Aquilani, Pizarro, lo stesso Vargas, che la palla la devono far sparire.

      • Il più “netiano” di noi, io, naturalmente non può che dare ragione a Davide, ma lo faccio senza negare l’indecisione di Neto che doveva tentare qualcosa.
        Però se anche gli fosse riuscito un volo carpiato con smanacciata all’indietro, credo che tutti l’avrebbero semplicemente catalogato in “miracolo”: si salvavano di certo i 2 punti, ma l’errore tattico-strategico rimaneva.
        Aggiungo che dei 7 punti persi, di cui 4 con 2 gol subiti all’ultimo minuto e 3 con 2 gol dell’Inter negli ultimi 18 minuti di una partita dominata fino a quel momento, non mi sentirei di assegnarne nemmeno uno in “quota Neto”, perchè sarebbero stati tutti “miracoli”.
        Senza nascondere le magagne di Neto, ci sono troppi errori nella fase difensiva per credere all’alibi del portiere scarso. Le ragioni dei punti persi, ahimè, sono altre e più difficili da risolvere, per quest’anno.
        Ma siamo ancora al nostro posto giusto, il 5°. Quindi calma e Forza Viola!

  2. Ragazzi, è dalla partita con il Catania dell’anno scorso che penso che Neto non sia un portiere da serie A, non per le qualità tecniche che forse ha, forse no, ma per le qualità mentali che assolutamente non possiede. E’ timido, non ha il colpo di reni mentale. Chi gioca contro di noi lo sa, infatti il Parma ieri sera nel primo tempo ha fatto qualche tiro da lontanto forzato, e Neto ha dimostrato che ha problemi di tenuta mentale.
    Siamo alla nona partita e già si contanto tre cazzate. L’anno scorso dopo sei partite di campionato e la partita persa a Catania solo per colpa di Neto anche Montella fu costretto a riemetterlo a sedere. E negli anni precedenti tutte le volte che l’abbiamo visto giocare ha infilato la cappellata.

    Non vedo il dito, vedo la luna, vedo una bella Fiorentina, che ha gioco, ha carattere. Non vedo l’ora che Montella si decida a rimettere a sedere Neto.

    • Il “netiano” si ribella e ti incalza.
      Quali sarebbero le “tre cazzate”? Una cosa è dire che non ti fa i miracoli, una cosa è parlare di cazzate. Per intenderci io dico che quella che fece a Udine o quella che fece De Sanctis con Roncaglia l’anno scorso appartengono alla categoria “papera” (quindi cazzata).
      Il gol di ieri non è una “papera”: lui era sul primo palo e correva all’indietro quindi poteva di certo saltare alla cieca cercando di smanacciare, ma sostenere che fosse una parata facile per Buffon o Handanovic è arbitrario.
      Parare il colpo di testa di Pinilla non era facile, sarebbe stato una parata miracolosa, forse possibile, ma considerarla papera è malafede.
      Neto non esce molto perchè non è robusto e in un’area intasata come quella con l’Inter si rischia la figuraccia se non sei in grado di travolgere tutti.
      Ma ha anche qualità che io vedo ogni domenica con ottimi piazzamenti nella porta, sangue freddo con i piedi (tranne con gli svizzeri).
      Ma il punto è che la nostra squadra si era attrezzata per giocare ogni 3 giorni, ma con gli infortuni il piano è saltato e questo ha evidenziato che a questo ritmo gli errori aumentano a dismisura soprattutto verso fine partita.
      Per questo sostengo che il problema Neto è un falso problema: non mi direte che la Roma è a punteggio pieno per merito di De Santis, vero?

  3. Tre cazzate: in coppa, tremenda ma per fortuna insignificante, con l’Inter, con il Parma. E’ un portiere con la cazzata in canna, 3/9, una su tre partite.
    Non esce perche’ non e’ sicuro, nemmeno Frey usciva, ma almeno in porta era un portiere estremamente reattivo. In porta e’ piazzato e per fortuna per ora gli attaccanti gli hanno sempre tirato addosso, quando non gli hanno tirato addosso ha preso gol. Con i piedi abbiamo proprio visioni opposte, Viviano era uno che con i piedi aveva sangue freddo, che dava sicurezza a tutti, Neto con la palla tra i piedi si caca addosso.
    Neto il panettone non lo mangia. Ora buonanotte vado a preparare l’intervista per Davide.

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