Sappiamo tutti che il calciomercato della Fiorentina (e non solo) passa prima di tutto dall’affare Cuadrado. Parto allora dall’articolo “accorato” di Simone: “Cuadrado fa la differenza, Cuadrado è il più forte dei giocatori forti che abbiamo avuto nell’era Della Valle, la permanenza o meno di Cuadrado dimostrerà se i Della Valle sono o non sono una società forte“. Gattaccio, colpito sul tema Aquilani, ha cercato di graffiare un po’ le sicurezze di Simone, rilanciando il tema “contro quali squadre è stato determinante il colombiano?”. Medagliere alla mano, Cuadrado ha vinto l’oro con Catania, Chievo (2), Udinese, Bologna, Livorno, Torino e Napoli (nella sconfitta). In effetti la provocazione di Gattaccio sta in piedi, ma sappiamo tutti il valore e l’importanza di Cuadrado, giocatore che secondo me ha anche importanti margini di miglioramento. Ma personalmente non voglio cadere nel pericoloso tranello del “teniamolo ad ogni costo”. Mi esposi un paio di anni fa nel nostro blog con un accorato appello per non vendere Nastasic e Jovetic. Ripensando oggi a quell’articolo, mi rendo conto che l’appello nasceva soprattutto da una “mancanza di fiducia” nella società e soprattutto nel suo staff tecnico: ancora non si conoscevano le doti effettive di Pradé, di Macia, di Montella e del suo team e soprattutto era venuta meno la fiducia in Della Valle. Oggi per noi questo staff è una sicurezza e, in aggiunta, penso che Della Valle abbia dimostrato che non merita “ricatti” del tipo: “se vendi tizio sei un perdente”. Tutto questo per dire che sarei molto felice di vedere ancora Cuadrado con la maglia viola il prossimo anno, di vederlo in un trio fantastico con Rossi e Gomez: ma l’affare Cuadrado dovrà essere gestito con molta freddezza e competenza tecnica e commerciale. Solo i tifosi si possono permettere di sognare… ma se crediamo in Della Valle, dobbiamo convincerci che i dirigenti lavorano per rafforzare la squadra. E allora l’affare Cuadrado dovrà essere visto in termini di dati tecnici il più possibile oggettivi: Montella vuole uno che salti l’uomo e spezzi le partite, Montella vuole 4/5 attaccanti che garantiscono più dei 33 gol che hanno messo insieme Rossi, Cuadrado, Gomez, Ilicic e Rebic quest’anno in campionato. Tutto questo dovrà in qualche modo quadrare con il conto economico della Fiorentina… perché il calcio alla fine è un gioco semplice, l’affare Cuadrado molto meno.
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Cari ragazzi, ma come si fa ad avvicinare Cuadrado con Aquilani? Alcune partite, magari con squadre meno importanti, Cuadrado le ha vinte da solo. Solo lui all’attacco, gli altri tutti a fare la fase difensiva. Inoltre, particolare che non dovete sottovalutare, Cuadrado è sempre, sempre, sempre raddoppiato. Spesso triplicato. Aquilani gioca in mezzo alle praterie.
Io Cuadrado non lo darei via per poi dover andare a prendere un’altro, perché Cuadrado per me è di un’altra categoria. L’unico triplicato in serie A. L’anno scorso abbiamo venduto Ljajic per prendere Ilicic senza fare grossi guadagni economici ma scapitandoci parecchio tecnicamente. Non commettiamo lo stesso errore.
La Fiorentina deve migliorare a centrocampo!
Il confronto con Aquilani era ovviamente una provocazione, per dire che non si giudica (solo) da quali ori vince un giocatore. Cuadrado ha vinto ogni classifica di rendimento in quest’annata (anche se secondo me si è concesso troppe pause) e questo ovviamente qualcosa significa. Il problema è che per tenerlo la Fiorentina deve sborsare 15 Milioni, se lo vende ne può incassare 15 Milioni… e questi 30 milioni che ballano non lascerebbero indifferente nessuna società di serie A. Tenere Cuadrado siginfica fare un mercato con gli spiccioli, cercando di azzeccare qualche mossa a costo zero e sperando ovviamente che Rossi-Gomez abbiano un rendimento migliore. Vendere Cuadrado significa avere risorse per fare un mercato serio, dovendo fare a meno però di un giocatore determinante. Diciamo che se l’obiettivo è il mantenimento del valore, la soluzione con Cuadrado è più sicura. Se l’obiettivo è provare a fare un salto di qualità, la soluzione diventa molto più complicata e, paradossalmente, la seconda ha più potenzialità.