L’ora delle scelte

Il ciclo tremendo di gare di aprile, insieme anche alle prime vere giornate di primavera avanzata, si fa sentire nella testa e nelle gambe della Fiorentina. Non ho visto purtroppo la gara e non mi piace basarmi sui commenti altrui. Posso commentare così solo la seconda sconfitta, l’evolversi del risultato e qualche highlights. Italiano ha rinunciato ai prima 4 esterni titolari e a Bonaventura. E gli altri due, Kouamé e Saponara hanna anche segnato. Sinceramente pensavo fosse titolare anche Jovic. Si, perché a questo punto è giunta l’ora delle scelte. Il caldo avanza, siamo intorno alla 50-esima partita stagionale, alla fine di due mesi veramente tirati a mille. La Fiorentina ha provato il miracolo anche in campionato, ma il pareggio con l’Atalanta ha ridotto al lumicino le speranze. In campionato sarebbe un buon risultato arrivare ottavi. E poi vedere cosa succede. Perché ai signori per cui conta solo vincere non hanno tolto definitivamente il -15, ma solo detto che si rivaluta tutto. E nelle settimane scorse si erano aggravate le accuse riguardo comportamento sleale. E se in Italia sarebbero in tanti disposti a chiudere un occhio, a livello europeo ci sono club e la stessa Uefa che non so se sono così d’accordo. A ogni modo vediamo a giugno le lore scelte. Adesso invece è l’ora delle nostre scelte. Dopo i brividi col Lech, la Fiorentina non deve sbagliare partita contro la Cremonese. Poi nelle tre gare in campionato si cercherà di prendere quello che rimane.

Dalle immagini e dal risultato è evidente che la Fiorentina è partita forte. Non so se poi hanno staccato la spina o cosa è successo. Come al solito, mi sembra solo un esercizio fine a se stesso prendercela con il gioco che ci ha portato dove siamo adesso e ci ha fatto vincere partite a raffica. Nella prima rete del Monza c’è stato un autogol di rimpallo. Poi Quarta e Terracciano sono semi-svenuti sull’ennesimo lancio lungo del portiere. A dire il vero, da quel poco che ho visto, sia Quarta, sia anche Dodò sembravano giocare nel ghiaccio con i tacchetti in ferro… su 4 azioni, 3 erano in terra. POi abbiamo Amrabat che deve ritrovare lucidità e forza. Non so se è stato il digiuno o il tour de force. DA ora in avanti serve il miglior Amrabat. Avrei risparmiato invece Mandragora. Ha veramente giocato tantissimo per il suo ruolo. Mentre purtroppo Barak non da segni di ripresa e questo potrebbe essere un problema. Specialmente in Europa potrebbe fare moldo comodo.

Il Monza probabilmente avrà anche meritato, ma non sono ormai queste le partite su cui dobbiamo fare i processi (fra l’altro già incredibilmente ripartiti) alla Fiorentina. Nell’ora delle scelte, le partite che contano sono 3, con la speranza di poterne aggiungere altre 2. Se le altre partite devono essere usate per affossare, innervosire, indispettire squadra, allenatore e società abbiamo probabilmente perso in partenza. La gioia è quella di arrivare a maggio a giocarci ancora qualcosa di importante e con il nostro labaro che garrisce sui campi della sfida e del valore.

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