Nessun alibi

Premetto che ho un’ammirazione incondizionata per quello che la Curva Fiesole ha rappresentato e continua ad essere per la Fiorentina e per i suoi tifosi. A quasi 50 anni, con oltre 40 anni di attaccamento alla maglia viola riesco però ad approvare ben poco del comunicato rilasciato alla fine del calciomercato. Ovviamente rispetto questa loro posizione, motivata sicuramente da tante ragioni, se non altro per il loro instancabile ed encomiabile affiancamento alla squadra, al Franchi ed in trasferta. Però uno dei passaggi più critici del comunicato è proprio l’appello al popolo viola: “Basta tastieristi e fantomatici ex tifosi che stanno comodi in televisione buoni solo a criticare”. Tralasciando “il criticare” (visto il tono duro del comunicato), io sono un tifoso che ogni tanto ha la possibilità di andare allo stadio, che un anno ha deciso di fare l’abbonamento, riuscendo però a vedere metà delle partite al Franchi, ma che da 10 anni ha la fortuna di vedere sempre la Fiorentina alla TV, vivendo ovviamente anche alla tastiera il tifo, visto che abbiamo questo blog… e non mi sento per niente un tifoso di serie B. In un periodo storico, in cui sappiamo bene tutti (anche se spesso facciamo finta di non vedere) che con il bacino di utenza della Fiorentina e con il fatturato sotto i 100 milioni possiamo solo lottare per non uscire dai margini dell’Europa League, nei tifosi ci dovrebbe essere il desiderio e la volontà di avvicinare ai colori viola quanta più gente possibile, della città, della Toscana, ma anche e soprattutto di un mondo sempre più globalizzato. Pensare di vivere con una tifoseria di elite ci costringerebbe di fatto a vivere ai margini del calcio che conta ed in questo modo non ci sarà “NO Della Valle” che tenga… e arriviamo quindi al tema proprietà. Nessuno può essere forzato a piacergli i vari Andrea, Cognigni e compagnia cantante. Quello che non possiamo dire oggi, però, è che manca chiarezza: la società ha dichiarato apertamente che vuole rientrare nei limiti del Fair play, che quindi vuole essere autosostenibile, ma che al tempo stesso vuole cercare di rimanere competitiva come lo è stata negli ultimi anni; in questa sessione di mercato lo ha fatto cercando di trattenere i migliori. Di tutti questi propositi, l’unica eccezione è stata rappresentata dalla cessione di Alonso, che con tale prezzo è davvero difficile criticare… tant’è che Corvino ha comunque garantito due giocatori per quel ruolo. E sappiamo bene che diversi giocatori della Fiorentina potevano avere mercato: da Borja a Kalinic, da Vecino a Badelj, fino a Bernardeschi e Astori, sapendo inoltre che Tello è a Firenze nonostante offerte importanti al Barcellona. Detto in altre parole, la squadra titolare che questa società ha consegnato allo staff tecnico è fatta di giocatori di livello, titolari in molte nazionali importanti e con alcune riserve all’altezza. Bene allora sottolineare che non appoggiamo Sousa e la squadra chiedendo loro un sacrificio per sopperire alle mancanze di mamma società. Sousa e la squadra non hanno nessun alibi per non fare un campionato al livello dello scorso anno, lottando alla pari almeno con Milan, Lazio, Sassuolo (ma io ci metto anche l’Inter) per prendersi un posto Uefa… e per questo noi li appoggeremo dall’inizio alla fine. Se non ci riusciranno, non sarà però colpa della società… nel caso in cui invece riuscissero in qualche impresa maggiore, saremo tutti strafelici di dargliene merito.