Sono triste per Jovetic e per il suo trasferimento al Manchester City.
Sono triste perché arrivò in Italia a 18 anni con i riccioloni che vedete nella foto.
Sono triste perché il giorno che realizzò la doppietta al Liverpool ebbi l’occasione di vederlo arrivare allo stadio la mattina per la rifinitura e alzare il pollice appena sceso dal pullman. Stasera Jojo segna pensai.
Sono triste perché su di lui avevo riposto i miei sogni di bambino, sognavo potesse prendere il posto che è stato di Antonio, di Baggio, di Bati.
Sono triste per essere stato tradito da uno che ha preferito 5 milioni a Manchester invece che 2,5 a Firenze.
Sono felice perché la Fiorentina ha scaricato uno che cambia fede facilmente come cambia maglia.
A proposito di tristezza, il volto di Jovetic difficilmente esprime gioa (lo dimostra anche la foto che hai messo); ma le foto che girano nei giornali questa mattina con Jojo che tiene la maglia numero 35 sembrano davvero manifestare un po’ di spaesamento, non certo entusiasmo e neppure soddisfazione. Forse è il suo carattere, il suo modo anche un po’ disincantato: ma la sensazione che questa sia una scelta di ripiego, seppur pagata a peso d’oro, rimane. Qualcuno probabilmente ha sbagliato qualcosa e le opzioni sono tre: Della Valle ha fatto una promessa che non ha mantenuto, Ramadani pensava di fare un doppio gioco che non è riuscito, Marotta era convinto di poter prendere Jojo a molto meno. Fatto sta che la Fiorentina ne esce veramente a testa alta, augurando a Jojo il bene possibile, ma sperando ovviamente che il suo eventuale successo calcistico non sbarri mai la strada dei viola.