La Fiorentina contro il Chievo ha vinto senza convincere, è passata in vantaggio quasi subito ed ha raddoppiato allo scadere del primo tempo: due azioni e due gol. La partita è stata aperta fino al 3-1 di Gomez (in fuorigioco) con il Chievo che ha avuto tante occasioni per segnare sbagliate per un soffio.
Nota positiva Wolski, che senza brillare, ha fatto una partita di “sostanza” prendendo tante botte. Mezza nota invece AAA (Arnold Andow Anderson) che ha dato il via al secondo gol, ma troppo spesso è sparito dal campo, troppo spesso non era dove doveva essere, troppo spesso dalla sua parte sono entrati come il burro. Bene/benino tutti gli altri, ma sempre troppo a viso aperto come atteggiamento di squadra.
Doveva essere difficile e così è stata. Adesso, sulle note del nostro inno, inizia la settimana decisiva.
Sicuramente non abbiamo giocato una grandissima partita, ma il risultato di stasera deve essere preso con molto più entusiasmo di quello che traspare dalle tue parole: siamo nel mezzo al ciclone di partite con la Juve, abbiamo giocato senza tre dei quattro giocatori migliori del centrocampo, abbiamo fatto ampio turn over in difesa. Inoltre giocavamo dopo essere scivolati, in un giorno, dal quarto al sesto posto e per di più il Chievo è comunque squadra rognosa, che ha corso a 3000, con la bava alla bocca, randellando pedate a destra e sinistra sotto direi un esagerato consenso dell’arbitro. L’abbiamo riaperta con un errore di Gonzalo in impostazione e la potevamo comodamente richiudere con il rigore… c’ha pensato poi Gomez, anche se in leggero fuorigioco. Questi sono tre punti pesanti, comunque guadagnati e quindi prendiamo e portiamo a casa… che qua non regala nulla nessuno.
Sottoscrivo il commento di Davide: noi siamo una squadra composta da ottimi giocatori, ma soprattutto “uomini”.
Tra i tanti pregi gli “uomini” hanno il difetto di doversi prendere una pausa e rifiatare.
Farlo vincendo è stato un grande merito: bravi Cuadrado, Wolsky, Matri e Diakyte a saper cogliere l’occasione al volo.