Finito il calciomercato e entrati nel vivo della stagione, diventa difficile commentare partite come queste, se non ripetere che è sempre la stessa storia. Giochiamo noi, gli altri segnano e noi facciamo fatica non solo a segnare, ma anche a trovare la porta. La Fiorentina davanti non sa reggere mezzo pallone con le spalle alla porta. L’unico che ci può provare è Cabral, ma sembra in questo momento lontano mentalmente dal progetto Fiorentina. Kouamé non ha retto una palla, stoppa il pallone a 2 metri, è incerto negli appoggi. Insomma, volenteroso quanto vogliamo, ma improponibile. E purtroppo non è neppure così peggio degli altri due. E la porta non si trova mai. Poi gioca Ikoné e anche qui è la stessa storia. Sembra a volte che possa essere la volta buona e poi puntualmente perde l’occasione o peggio la palla, come è accaduto più volte. e partono i contropiedi. Gonzalez ha voglia di strafare e questo lo porta a volte a essere poco lucido. Non saprei davvero come interpretare gli 0 minuti di Brekalo, dopo averlo visto non male gli ultimi minuti contro il Bologna. Lo abbiamo conservato per giovedì, o è davvero peggio di Saponara, Ikoné e Kouamè? Fatto sta, che il nostro modo di fare gioco nella tre-quarti della Juve è stata la vera arma per la squadra di Allegri.
Paradossalmente stasera il reparto migliore è stata la difesa, compreso Terracciano, perché le vere occasioni della Juve sono arrivare con errori se non addirittura svarioni del nostro centrocampo/attacco, mentre in situazioni non di ripartenza, i nostri centrali sono stati sempre molto attenti. In particolare, mi è piaciuta la prova di Ranieri. La sua conferma come quarto centrale è forse la scelta più azzeccata del mercato viola. Sono abbastanza contento anche di come è entrato Castrovilli. Anche questo speriamo sia di buon auspicio. In difficoltà Dodò. Verrebbe quasi la tentazione di cambiare le gerarchie con Terzic, che forse merita più fiducia. Certo un sinistro a destra porta a volte a sbagli banali sugli appoggi con il piede sbagliato.Amrabat cerca di riprendersi, ma non è quello di novembre. Duncan anonimo. Bonaventura un po’ appannato.
Questa è una squadra con difetti e ormai lo sappiamo bene. Manca il centravanti, spesso fa fatica a verticalizzare, ha perso per troppo tempo gli uomini che saltano l’avversario, ha perso la spinta sulle fasce. Ed è quindi difficile cambiare la storia delle partite. Nonostante questo, la Fiorentina riesce a rimanere in gara. E magari, come stasera, riesce anche a raddrizzarla. Proprio con quel Castrovilli su cui speriamo di contare, come la ripresa completa di Gonzalez, quella di Sottil e l’inserimento di Brekalo. Mi verrebbe da dire che anche allo Stadium è sempre la stessa storia. Alla fine si è riusciti a tirare fuori il fuorigioco di Ranieri di circa mezzo cm, fuorigioco geografico. Diciamo che sui millemetri fra gol della Juve e il gol di Castro, la Juve è stata più fortunata. Ma per il resto il metro di giudizio dell’arbitro non mi è sembrato imparziale. Ma siccome ci siamo fatti principalmente male da soli, bene pensare alle prossime gare, che diventano sempre più decisive per la stagione viola.
Ho visto distrattamente solo gli ultimi minuti della partita, mi sono accontentato di vedere gli highlight dove la prima nostra azione arriva all’81-esimo, mentre quelle della Giuventus sono solo su nostri errori/svarioni. Solo una mi è sembrata un’azione costruita.
E’ sempre la stessa storia per tutti meno che uno, il nostro allenatore, che non riesce a capire che il suo gioco fa acqua da tutte le parti, ma nessuno dice niente, tutti i giornalai attaccano Commisso, gran parte dei tifosi attacca Barone e Pradè, ma non ho sentito ancora nessuno dire che Italiano ne sta pestando una dietro l’altra.
Ieri non ha fatto giocare Brekalo, ha fatto giocare i suoi uomini Saponara e Ikoné, uno finito l’altro mai iniziato. Assurdo!!!
Poi ha scelto di tenersi Duncan, l’uomo di Beppe (picchia per noi) Iachini. Beppe ti si vuole tutti bene.
Ieri sera pensavo che alla prima intervista le sue parole furono “difendere bene, attaccare benissimo”. Dopo un anno e mezzo siamo ridicoli quando dobbiamo difendere, continuiamo a dare l’uno contro uno, e ancora più ridicoli quando dobbiamo attaccare, il nostro centravanti è sempre spalle alla porta. Sfido io a trovare un centravanti che fa gol ricevendo solo palloni spalle alla porta.
Si corre come matti ma non siamo mai al posto giusto nel momento giusto.
Eppure, da un anno e mezzo, la società difende il tecnico, i giornalai non una parola, i tifosi nemmen e Italiano continua con la stessa storia. E’ palese che pensi di aver reinventato il calcio, peccato che dei suoi esperimenti siamo noi a farne le spese.
🙁
Non penso neppure sia giusto dare tutte le colpe all’allenatore. Almeno che non si alzi bandiera bianca e si chiami Iachini.
Siamo arrivati in Euroopa, ci siamo ancora, abbiamo una semifinale di CI. E’ giusto che questa squadra continui a credere nei suoi principi di gioco. I conti si faranno alla fine. Questo non vuol dire che Italiano stia facendo tutto bene e che quindi non possa cambiare qualcosa… e magari qualcuno. Con due che saltano l’uomo come Brekalo e Sottil il tasso di pericolisità del nostro attacco aumenta in modo significativo.
Mi dispiace che gli highlights siano partiti dall’81 perché presupposti per arrivare in porta la Fiorentina le ha create, ma spesso le spreca prima di creare l’occasione finale e a volte spreca anche l’occasione finale. E questo perché a prendere le decisioni determinanti ci si sono trovati Kouamé, Duncan, Ikoné e, purtroppo, a volte anche lo stesso Gonzalez, non lucido ieri sera, a parte una bellissima imbucata per Bonaventura lunga per un niente.
Italiano deve prendere il coraggio di far non far giocare Ikoné, di far giocare Saponara solo contro squadre sotto di noi in classifica (e non tutte), di provare Terzic al posto di Dodo, di provare a dare fiducia a Mandragora e secondo me provare a puntare su Cabral, che almeno abbiamo uno che lotta, si butta sulle palle, fa a sportellate. Per il resto, giusto continuare a seguire i principi di gioco su cui si è costruito le nostre opportunità. Se poi ci sarà da pensare a salvarsi, chiameremo Iachini.
> Non penso neppure sia giusto dare tutte le colpe all’allenatore. Almeno che non si alzi bandiera bianca e si chiami Iachini.
Non do tutte le colpe all’allenatore, ma è necessario che faccia un’autocritica serena del suo modo di giocare. Sbagliare è umano, perseverare diabilico. La nostra differenza reti è -6, il Torino -1 ha 6 punti in più, l’Udinese a 5 sempre 6 punti in più. Se proprio non è possibile fare un gol in più dell’avversario possiamo provare e prenderne uno in meno?
> Con due che saltano l’uomo come Brekalo e Sottil il tasso di pericolisità del nostro attacco aumenta in modo significativo.
Questo è da vedere, Brekalo non si conosce, Sottil per ora tanto fumo e poco arrosto. Inoltre giocando a piede invertito non vanno mai a fare cross per gli attaccanti, altra assurdità del gioco mono di Italiano. Ieri Chiesa è riuscito a mettere qualche bel cross teso ad uscire, i migliori per gli attaccanti, con il gioco di Italiano da due anni non vediamo più questa soluzione di gioco. La soluzione più elementare del gioco del calcio. E’ un allenatore bravo colui che si amputa mezza strategia di gioco?
> Italiano deve prendere il coraggio di far non far giocare Ikoné, di far giocare Saponara solo contro squadre sotto di noi in classifica (e non tutte), di provare Terzic al posto di Dodo, di provare a dare fiducia a Mandragora e secondo me provare a puntare su Cabral, che almeno abbiamo uno che lotta, si butta sulle palle, fa a sportellate.
Si, si, si. Dodo vorrei vederlo con una squadra che gioca un pochino più coperta.