Ok (se) il prezzo è giusto

Vi ricordate “Ok, il prezzo è giusto”, trasmissione iniziata negli anni 80 da Gigi Sabani? In sostanza dovevi indovinare il prezzo di un insieme di cose, o meglio avvicinarti il più possibile, ma senza superare il valore corretto, perché altrimenti avevi perso! Ecco, questa è la legge del calciomercato da un po’ di anni a questa parte, diciamo dai primi anni duemila, dopo i fallimenti agevolati di Fiorentina e Parma e quelli nascosti di Roma, Lazio e forse altri. Se ne strapaghi uno, rischi buchi fuori fair play, se ne strapaghi altri rischi di rimanerci. La Fiorentina ne sa qualcosa con Gomez… l’azzardo dei Della Valle per fare il salto, che invece ci stava portando economicamente fuori parametri europei. Inutile qui stare a dire che le regole non sono uguali per tutti, tanto per noi lo sono e basta. Dietro questa legge del calciomercato c’è la spiegazione per cui tutti cercano di rimandare gli acquisti con riscatti in tutte le salse, con la possibilità di tirarsi indietro fino all’ultimo. Tutto questo ovviamente va e beneficio delle solite poche squadre che da una parte possono spendere il loro appeal, dall’altra hanno l’effettivo vantaggio di poter essere convincenti con ingaggi superiori alla media. Tutto questo per dire che è inutile fare ironia sul calciomercato della Fiorentina, perché Corvino si sta muovendo dovendo tener conto di questa situazione. E’ inutile in particolare stare a dire che per chiudere in fretta qualche acquisto Pantaleo potrebbe tirare fuori dal pantalone qualche milione in più, visto che ora ce l’ha in saccoccia. Non si fa così il mercato, non è pagando di più del dovuto i giocatori, che si fanno diventare dei campioni. A tutto questo si aggiunge poi l’ormai comprovata sensazione che alcuni direttorei sportivi (che hanno magari bisogno di mettere competenza e fantasia dovendo avere rigore economico) sono spiati da chi ha poco tempo per pensare ed agire e però risorse maggiori e soprattutto più paura di sbagliare: Corvino fa parte sicuramente dei primi e diversi sono i casi, l’ultimo dei quali questo Emre Mor, di cui ovviamente ignoravo l’esistenza fino a qualche giorno fa. Certo l’esercito dei giornalisti esperti di calciomercato fa purtroppo il gioco dei direttori meno fantasiosi, compresi quei giornalisti che dovrebbero essere di fede viola… ma anche questo fa parte del gioco. Però davvero ci dobbiamo chiedere perché la Fiorentina avrebbe dovuto versare 20 milioni per un giocatore di 20 anni, che la stessa Inter non è disposta a pagare più di 15 milioni? Muoversi all’ombra dell’informazioni calcistica che vive ormai secondo dopo secondo il calciomercato sarebbe l’ideale per Corvino, ma ovviamente quasi impossibile. Molto difficile, d’altra parte, da tifosi provare a stare all’oscuro di tutto attendendo con pieno atto di fede il 31 agosto. Io dico però che sto con Pantaleo e non criticherò almeno fino al 31, perché so che Corvino non può che operare quando ok, il prezzo è giusto. E d’altra parte sono sicuro che al 31 agosto la squadra sarà fatta, magari con qualche giovane e qualche scommessa più del previsto, ma senza creare campioni virtuali con i soldi (veri) che Pantaleo ha nel pantalone.