La Fiorentina è in semifinale! Per il secondo anno consecutivo abbiamo la possibilità di giocarci la finale e quella di questa sera è più che mai la vittoria di e per Commisso. Prima di tutto perché, alla faccia del gemellaggio, è contro una squadra e soprattutto una proprietà palesemente ostile al nostro presidente. Farebbe veramente sorridere approccio infantile con cui la Gazzetta cerca di gettare fango sulla proprietà viola e, al tempo stesso, esaltare quella granata. Peccato che poi ci girano tanti soldi e che tanti tifosi, anche viola, abboccano alle provocazioni. “Torino re del mercato”, enfasi sul caso ingestibile di Amrabat ..peccato che Juric poi dice che si sono indeboliti e la Fiorentina ha gestito in modo impeccabile il caso, facendo rientrare il marocchino nei ranghi. Vittoria a 360° di Commissio, per come ha gestito il prima e il dopo, non esultando, ma denunciando ancora una volta i guai del calcio e i suoi complici. E allora questa vittoria è per Commisso, perché se la merita, perché si merita rispetto dai tifosi, sapendo che per ora nei media si allenterà un po’ la presa, ma al primo inghippo tornerà a sparlare. Per Commisso perché anche la Roma si è suicidata contro la Cremonese e la Coppa Italia diventa adesso l’obiettivo primario.
Venendo alla gara, la Fiorentina ha meritato la vittoria. L’ha soprattutto legittimata nella ripresa quando ha avuto un netto predominio, fino all’occasione di Cabral finale, che poteva portare la gara sul 3 a 0 al 91°. E’ vero che poteva passare la palla, ma è giusto anche che questo ragazzo provi a segnare e ha preso la traversa piena. E pochi minuti prima, accettando la sifda di lotta greca romana di Buongiorno, ha messo in condizione Ikoné di segnare. Poi ci sono stati gli ultimi 5 minuti di follia, che sono davvero intollerabili da un punto di vista calcistico. Al 93° infatti non si può prendere gol in contropiede con la nostra difesa sulla linea del centrocampo, sapendo che unica arma che aveva ormai il Toro era lanciare negli spazi Karamoh. Dobbiamo quindi fare i complimenti ai viola per i 90°, sempre concentrati, determinati, ma anche ordinati e con le idee chiare. Che serva invece da lezione il finale, soprattutto a Italiano, che deve imparare anche a dosare e a far dosare ai suoi, l’adrenalina in campo.
LA Fiorentina replica con il 4-3-3 con Mandragora play, Barak e Bonaventura mezzale di sostanza e di qualità, entrambi molto dinamici, ma anche preziosi nel palleggio e nell’impostazione del gioco. Davanti Gonzalez, Jovic e Kouamé. L’argentino ancora non è brillante, ma la sua presenza si fa veramente sentire. Jovic ha cercato di lottare; putroppo nei duelli fisici e sempre al limite del fallo di Buongiorno tende ad avere la peggio. Però quando ha avuto un po’ di spazio è riuscito a giocare bene e anche a mettere davanti al portiere Kouamé, che ha sprecato in modo davvero incredibile. Ma cosa più importante ha trovato un bel gol di testa, da attaccante, su un bel cross di Terzic. E qui veniamo alla linea difensiva. Il serbo in questo momento non fa rimpiangere Biraghi e quindi giusto anche qui fare un po’ di turnover. Mi sembra in crescita anche Dodò. Speriamo davvero che l’episodio di Roma sia stato uno stimolo per riprendersi fiducia e stima che stavano arrivando ai minimi livelli. E non è dispiaciuta neppure la coppia centrale, con in particolare Igor che ha dominato la sua zona. E comunque anche Terracciano ha dovuto mettere del suo per evitare complicazioni. Devo dire che sono entrati bene anche Cabral e Ikoné, che alla fine hanno consentito di chiudere il discorso qualificazione. Infine Amrabat. E’ entrato e ha cercato di far vedere che il suo atteggiamento in campo non è cambiato di una virgola. Bene così. Poi ha preso una botta nel volto, ha giocato con tamponi nel naso e secondo me ha accusato molto il colpo nei minuti finali. Però spero davvero che la faccenda Barcellona ora venga messa da parte.
Al di la del fatto che comunque oggi la settima posizione in campionato è alla nostra portata, è chiaro che le coppe diventano adesso un obiettivo molto interessante, che avranno quindi almeno le stesse priorità. Soprattutto spero davvero che almeno i tifosi per questi 4 mesi siano più vicini possibile alla squadra e alla società. Continuo anche io a pensare che non avere cercato una punta diversa da novembre a oggi sia stata un’occasione persa. Però la squadra è in crescita e comunque la rosa è attrezzata per cercare di raggiungere gli obiettivi detti.
Veramente una bella vittoria, di gioco e di soddisfazione. Il momento più bello è stato Commisso in diretta su Italia 1, tre minuti per riaffermare delle sacrosante verità e poi via. Lasciando gli opinionisti del nulla a bocca asciutta su tutto. Purtoppo oltre alle televisioni e ai giornali si sono aggiunti anche i siti web e i social, quindi le fonti di disinformazione sono sempre più numerose e martellanti, le voci di esperti, espertoni, espertucci si rincorrono, si autoreferenziano, inventano di tutto e la massa ci crede.
Ieri sera ho anche dato una veloce occhiata a SportItalia, ad un certo punto uno è uscito dicendo che ci sono solo grandi giornalisti… ah, ah, ah!
Tornando a parlare di calcio mi viene da riflettere sopratutto perché ieri, ma anche nella partita persa in campionato, non ho visto la preponderanza fisica che avevo visto in altre situazioni contro il Torino e le squadre di Juric. Forse nessuno dei nostri singoli ha sovrastato il diretto avversario fisicamente anzi, direi che nei vari duelli fisici di singoli all’attacco e centrocampo siamo stati quasi sempre i più deboli, ma collettivamente la squadra non ha subito, a me sono piaciuti parecchio i tre di centrocampo, che non sono fisici, non sono veloci, non sono picchiatori, ma hanno dimostrato che vuol dire giocare con la testa. La partita l’abbiamo vinta perché i nostri tre centrocampisti hanno fatto benissimo il loro dovere garantendo un’adeguata copertura e una buonissima gestione della palla.
Buone notizie sono arrivate anche dall’attacco, perché Jovic ha fatto gol dopo una meravigliosa spinta in area, perché ha fatto uno splendido assist a Kouamé e perché durante la partita ha risposto sempre presente, vediamo se migliora ancora.
Gonzalez non ha fatto tanto ma ha giocato a tutto campo, rientrando a rincorrere l’avversario (operazione indispensabile per il gioco moderno) e rientrando a giocare palloni dietro.
Kouamé si è divorato un gol incredbile e credo che non sarà mai in grado di fare certi gol, però ha lottato, ha retto innumerevoli palloni, ha fatto e si è fatto fare tanti falli. Un’ala di difesa più che di offesa molto utile alla causa.
Sono contento anche per Cabral che lotta e per il gol Ikoné, purtoppo però il francese è l’unico su cui non nutro nessuna fiducia.
La difesa tutta bene compreso un’ottima partita di Terzic.
Come dice Davide, sentire Juric che afferma che noi possiamo far entrare dalla panchina Cabral e Amrabat, è una interessante lusinga con un fondo di verità. Cabral e Amrabat, indipendentemente dal loro tasso tecnico, sono entrati in campo con una gran voglia. La voglia è la madre di tutto.
Purtroppo mi sono perso Commisso in diretta, ma mai come questa volta non è la ciliegina, ma la sostanza di questa vittoria. Penso che ieri la squadra sia stata compattata anche dalla compattezza della società nel gestire il caso Amrabat e, direi, anche quello Gonzalez.
Concordo in pieno che la partita l’abbiamo vinta a centrocampo… lo ha in qualche modo detto anche Juric. Non abbiamo picchiatori, ma non abbiamo evitato i duelli, cercando di vincerli con la qualità tecnica e con la dinamicità (di tutta la squadra a dire il vero, compresi Dodo e Terzic, oltre Kouamé Gonzalez, Jovic e a volte anche Igor).
Bene così, bene anche le riserve, bene anche gli elogi di Juric… magari è uno spot per il futuro 🙂