Davide: Ciao Simone, a caldo abbiamo scritto entrambi della consapevolezza di avere una bella squadra, ma con un po’ di delusione per non aver approfittato di una netta supremazia . A 24 ore dalla gara, sono ancora queste le sensazioni?
Simone: Ti confesso che per la prima volta nella vita ho sentito uno juventino farmi i complimenti per come ha giocato la Fiorentina. Troppo bello? A 24 ore dalla gara sono ancora più soddisfatto della nostra prova e anche più morbido nei giudizi soprattutto su Ljajic. Maturando dovrebbe migliorare la freddezza sottoporta. Da una parte non vorrei illudermi, dall’altra è innegabile che sono cinque giornate di campionato e in tutte e cinque le gare abbiamo messo in campo: personalità, sicurezza, grinta. Ho la smania di vedere la prossima partita con l’Inter a San Siro, dove non ricordo che mazzolate negli ultimi anni, per capire che fuoco siamo: fuoco di paglia, di fascina o di ciocco?
Davide: Due parole su quel presidente di quella società: l’hai applaudito al giro di campo 🙂 ?
Simone: Mi è piaciuto ADV a Sky quando, a domanda insistita dell’intervistatrice, ha detto che non si sono incontrati con quel presidente di quella la società perché nessuno ha fatto in modo di inconstrarsi. Io sono dell’idea che il futuro economico, politico e calcistico transiti tutto dalle parti di Firenze. Diamo tempo al tempo.
Davide: Finalmente un Franchi delle grande occasioni.
Simone: Si. Ero allo stadio ed era da tantissimo tempo che non lo vedevo così pieno e così brillante. Alla fine un applauso spontaneo indirizzato a tutta la squadra e tutta la società. Un’altra nota lieta è stata non sentire mai una critica a nessuno dei giocatori della Fiorentina, né all’allenatore, al direttore sportivo, al presidente, ecc. ecc. Il più critico sono stato io quando ho visto entrare Mati Finta Fernandez.
Davide: Entriamo allora nel merito della partita. Mi sembra che abbiamo avuto la meglio in tre zone su quattro del campo: la linea difensiva, il centrocampo e le fasce. Non siamo riusciti purtroppo a spuntarla davanti. Partiamo dalla difesa, che era chiamata ad un vero primo esame.
Simone: Difesa rude, che morde alle caviglie, che non da respiro, allo stesso tempo raffinata, di classe, di personalità. Il pallone non brucia tra i piedi di nessuno. Il miglior difensore dell’era DV è andato a vincere lo scudetto a Napoli perchè quest’anno avrebbe fatto tanta panchina.
Davide: Nel mezzo del campo Pizarro e Valero hanno dettato calcio con Romulo a fare un po’ di “sana” confusione.
Simone: Parlo prima di Romulo che fa tanta confusione ma da tanta corsa e tanta grinta, tanto “cuore oltre l’ostacolo” ad una squadra che non l’ha mai avuto nell’era DV. Grazie Romulo! Pizarro e Valero sono centrocampisti con le palle dai piedi buonissimi. Giocatori sublimi. Quelli che a Firenze si strappavano i capelli per il metrosexual che è andato a vincere lo scudetto a Milano, cosa faranno per loro?
Davide: Penso che i tifosi che ci seguono abbiano capito ormai il tuo amore per Montolivo. Ma secondo te l’ingresso di Aquilani, invece, può portare il centrocampo alla perfezione o può diventare un azzardo tattico?
Simone: Bella domanda. Tanto dipenderà dalla condizione fisica dei tre, in parte dipenderà anche da chi dovremo affrontare; per me Aquilani dovrà farsi trovare pronto quando uno degli altri due rifiaterà.
Davide: Sulle fasce direi che siamo stati molto più ladri che guardie. Bene Cuadrado, benissimo Pasqual, che dici?
Simone: Erano i miei crucci alla vigilia. Lichtsteiner e Asamoah sono due fortissimi che usano principalemente il fisico. Invece sia il tenero Pasqual che il guizzante Cuadrado si sono comportati benissimo e hanno vinto quasi tutti i duelli. Se Pasqual fa quel gol di testa…
Davide: Una traversa e un’occasione limpida soli davanti a Buffon, per il resto le nostre insidie sono arrivate sempre dai margini dell’area di rigore. Ci ripetiamo, ma la punta centrale manca, anche perché Messi non ce l’abbiamo.
Simone: Manca, assolutamente manca, anche perché Ljajic e Jovetic sono giocatori troppo simili. Da Milano vorrei cominciare a vedere in campo Toni dall’inizio, poi ci si aggiusta nella ripresa.
Davide: L’ingresso di Mati al posto di Adem l’ho letta come un po’ di paura di Montella di andar a svegliare il can che dorme Pirlo. Mi sarebbe piaciuto però vedere Toni per metà tempo, anche perché dietro non erano così sicuri.
Simone: Come avrete capito, a me Mati Finta Fernandez piace poco e come te avrei preferito vedere Toni. Con Toni in campo si libera spazio per Jovetic, mi ripeto: Toni in campo dall’inizio.
Però Vincenzino dimostra si essere anche un allenatore pratico e all’italiana: 15 minuti alla fine di una partita che hai giocato benissimo, stai pareggiando, mancano ancora 33 giornate di campionato. Che fai la rischi per poi passare da bischero?
Davide: Premesso che Conte aveva fatto turn over sabato sera e comunque sabato abbiamo giocato pure noi, ma secondo te la Juve era sottotono o ce l’abbiamo messa noi?
Simone: La Juve è venuta a Firenze con l’idea di non sprecare troppe energie, quindi un pareggio sono certo che era considerato un buon risultato. Inoltre anche a loro manca Berbatov. Concludo dicendo che il bello viene ora. Bravo Montella, brava la squadra, brava la società tutta. Ora che abbiamo ricevuto così tanti complimenti e abbiamo acquisito un pò di autostima è l’ora di acquisire punti.
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