Non è un gioco per…

NonGIocoOrmai penso che sia chiaro a tutti che il calcio:

  • è un business dove i contratti non vengono rispettati per definizione e chi investe spesso ha meno potere decisionale di chi lavora come dipendente;
  • ha un ecosistema in cui non si può fare lobby, semmai corruzione ed in cui chi perde in qualche modo paga, anche se guadagna;
  • è un gioco di abilità, dove il tornaconto di pochi prevale spesso sull’interesse di molti e sopratutto sulle parole date.

Per questo motivo mi sto convincendo sempre di più che il calcio non è un gioco per veri imprenditori, che hanno logiche diverse da quelle elencate. Per questo abbiamo i Lotito, i Ferrero, i bizzarri uomini dell’est ecc. Per questo ho il timore che il calcio non è un gioco per la famiglia Della Valle… in questo leggo la lontananza di Diego ed il ripetersi di episodi,dalla storia dei contratti in scadenza, alla vicenda Montella, fino all’assurda vicenda Salah. E nonostante a volte non abbia apprezzato certe scelte (in particolare con Montella) scrivo questo articolo con la convinzione che i Della Valle siano una fortuna per Firenze e la Fiorentina, con il deisderio che rimangano a lungo e con la speranza che un giorno il calcio possa essere anche un gioco per signori.

 

 

 

2 commenti

  1. Davide sono con te ma non è detto che non si possa fare l’imprenditore nel calcio.. Basta essere un po’ più vispi ed essere coscienti della propria dimensione (qualità che un imprenditore tipicamente non ha o se c’è l’ha è poco tarata). Tanto per fare un esempio, se prendi un giocatore in prestito dal Chelsea, credi che lui che era li venga a giocare da te e poi ci resti? Magari se ha 31 o più anni, altrimenti viene per farsi vedere e poi… E allora … Non è così che si fa impresa nel calcio, bisogna imparare dai Pozzo, non dico fare come lui, a Firenze non lo puoi fare, ma un50% almeno si! E poi sti dirigenti… Mah… Secondo me vivono sulla luna… Ma lavorano come noi 8 ore al giorno o dormono a giornate? E allora .. Come si fa a gestire sempre al peggio ogni cosa? Per fare impresa ci vogliono gli uomini giusti al posto giusto e soprattutto uno che comanda sempre presente, altrimenti.. Fai figurette… Sopratutto se nel tuo mercato ci sono squali tipo quelli cui tu facevi riferimento… Il calcio fa schifo… Ma se vuoi starci devi imparare a non farti mangiare… E la vita!

    • Ciao Alberto. Capisco l’amarezza, ma ci troviamo a dare degli incompetenti ai personaggi di questa società quando appunto ci troviamo davanti ad episodi estremi, come questo di Salah: però ci dimentichiamo che in questi anni, a parte la fine dell’era Prandelli, abbiamo messo dietro sempre squadre illustri e sicuramente più ricche. Il problema è sempre quello che ci ha ricordato Montella: qual è la nostra dimensione? Come dici te… quella di Udine non ci va bene: premesso che hanno gente molto in gamba per trovare giovani, loro li prendono tantissimi, a prezzo basso a stipendio minimo per contratti lunghi… e poi fanno mercato. Se trovi un Di Natale da 28 gol magari arrivi anche quarto. Se vuoi arrivare a ridosso delle migliori non basta e allora devi inventare contratti diversi, prestiti con riscatto, scommettere sul rilancio di alcuni giocatori ecc ecc, con una probabilità di rischio sempre alta. Perché in questo calcio non contano i contratti e tanto meno le parole date… e puoi essere sveglio quanto vuoi, ma tanto se un giocatore ha potere contrattuale, comanda lui, almeno di non arrivare a certi scontri, come i Della Valle hanno già fatto.

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