Fiorentina (finalmente) da battaglia

Una Fiorentina da battaglia porta via tre punti da San Siro combattendo fino all’ultimo minuto e mettendo in campo una voglia di vincere mostrata raramente. Tutti eccetto uno si meritano un plauso per l’abnegazione messa in campo dall’inizio alla fine. I migliori per noi sono stati: Salah che continua a sorprenderci; Badelj che ci sorprende ancora di più; Neto che si conferma un ottimo acquisto per i gobbi e l’umile Tomovic che mette sempre in campo tutto quello che ha, con l’Inter anche la testa.

Salah

Salah oro contro l'InterFa il gol che vale tre punti impersonificando la ciliegina su una torta fatta di sostanza. Un’occasione, un gol, questi sono i veri calciatori che fanno la differenza. Ma Salah non si limita a fare gol, partecipa al gioco della squadra mettendoci anche una buona dose di sacrificio.

Badelj

Badelj argentoMancando Pizzarro, con accanto un pessimo Aquilani e un poco più che grintoso Kurtic, è ancora una volta Badelj che si carica sulle spalle il centrocampo viola e non concede una sbavatura, gioca sempre calmo, sempre nella posizione buona. Per il croato ancora una prestazione ben oltre le attese per chi lo ha visto giocare le prime partite.

Tomovic

Tomovic bronzo nella battaglia di San SiroForse troppo indulgente concedergli una medaglia ma stiamo ammirando la sua totale dedizione alla causa della Fiorentina non solo nella partita contro l’Inter. Gioca senza concedere niente in difesa e si propone spesso anche in attacco. Giocatore duttile che sa sacrificarsi per la squadra. Tanti altri raffinati dovrebbero prendere esempio da lui.

Neto

Neto bronzoPoco impegnato e con parate facili per tutta la partita, trova il miracolo allo scadere sul colpo di testa di Palacio. I gobbacci ci hanno fregato un gran portiere.

Una nota di demerito, senza scomodare la medaglia di legno, ad Aquilani che non ne indovina una e passeggia rassegnato per il campo. Come pensa di guadagnarsi la riconferma?
Una nota di merito per Vargas che gioca un piccolo scampo di partita ma ci mette dentro l’unica arma che ha a disposizione in questo periodo: la grinta.
Una segnalazione anche per Ilicic e Kurtic, che sono amici: l’impegno non manca a nessuno dei due.

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